Cultura Schermi
Un’ombra sulla verità
François Cluzet, Jérémie Renier, Bérénice Bejo
Francia 2021, 114’. In sala
Un’ombra sulla verità (dr)

Simon (Jérémie Renier) ed Hélène (Bérénice Bejo) sono una coppia borghese parigina. Decidono di vendere la cantina del loro appartamento. Si accordano con un certo signor Fonzic (François Cluzet) e visto che Simon è uno che si fida, gli dà le chiavi prima di redigere l’atto notarile. Quando scopre che non solo Fonzic abita nella cantina, ma che è un ex professore di storia radiato per le sue posizioni negazioniste, è ormai troppo tardi: la bestia immonda si è infiltrata nella loro vita e non ha nessuna intenzione di andarsene. Philippe Le Guay sorprende affrontando una storia con elementi tristemente attuali come la falsificazione della storia e il suo corollario, il complottismo. Il regista di Molière in bicicletta usa questi elementi per un thriller psicologico in cui mette in scena perfettamente l’angoscia di una famiglia impreparata di fronte a un individuo in malafede, abituato a seminare dubbi e contrasti per poi presentarsi come vittima. Le Guay sfrutta molto bene l’ambientazione insistendo, forse anche troppo, sulla metafora offerta dalla felicità dei piani alti in contrasto con la buia e inospitale cantina. E lo stesso Cluzet dipinge il diabolico Fonzic in modo un po’ troppo marcato: un revisionista non si presenta necessariamente come uno psicopatico pietoso. Guillemette Odicino, Télérama

Giorni d’estate
Gemma Arterton, Gugu Mbatha-Raw
Regno Unito 2020, 102’. In sala
Giorni d’estate (dr)

Giorni d’estate offre al pubblico un tocco nostalgico che in tempi difficili si avvicina molto a un’idea di sollievo. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, il film d’esordio di Jessica Swale è disinteressato ai conflitti internazionali almeno quanto la sua distratta protagonista Alice (Gemma Arterton). La donna vive in un cottage isolato sulle coste del Kent, è immersa nei suoi scritti e, ci viene fatto notare, detesta i bambini. Quindi non è per niente felice quando le viene affidato Frank (Lucas Bond), un ragazzino dal carattere dolce, sfollato da Londra. Non è così difficile capire dove va a parare il film. Lungo la strada conosceremo meglio Alice, il suo passato e il folclore locale che studia con tanta passione. Giorni d’estate manipola lo spettatore con sentimenti gentili e vitalità britannica. Arterton è un’ottima attrice quando è libera da ambientazioni da libro illustrato e cliché spinosi. E il finale, incredibilmente artificioso, vi lascerà a bocca aperta.
Jeannette Catsoulis, The New York Times

Samaritan
Sylvester Stallone, Javon Walton, Pilou Asbæk
Stati Uniti 2022, 102’. PrimeVideo

Proprio come Gotham City, la città fittizia di Granite City fa schifo. Cupa, sporca e infestata dal crimine, non è esattamente il posto in cui crescere. Nessuna sorpresa quindi se Sam (Javon Walton) si attacca a ogni eroe possibile, in particolare al supereroe cittadino, Samaritan, morto da tempo. È proprio Sam, all’inizio del film, a raccontarci l’antefatto. Nella terribile Granite City due fratelli dotati di superpoteri sono colpiti da una tragedia familiare. Samaritan decide di combattere il male, mentre il gemello Nemesis diventa il più cattivo di tutti. Si crede che venticinque anni prima i due fratelli si siano uccisi l’un l’altro, ma Sam preferisce pensare che Samaritan sia ancora vivo da qualche parte. Quando Joe Smith, un vicino di casa burbero e solitario, gli salva la vita, Sam si convince che Joe sia Samaritan. Il film ondeggia continuamente tra il buddy movie e qualcosa di più cupo e crudo. Ma per quanto Stallone, qua e là, riesca a darci qualche soddisfazione, si ha sempre la sensazione che Samaritan stia per impartirci una lezione fondamentale o che un qualche colpo di scena stia per colpirci alle spalle. E purtroppo, quando la lezione fondamentale puntualmente arriva, accompagnata dall’inevitabile colpo di scena, tutto si rivela ovvio e confuso: in ogni persona convivono bene e male, dipende solo da noi fare le scelte giuste e gli eroi non sono mai come ce li aspettiamo. Siamo tutti contenti di poter vedere Sylvester Stallone agitare di nuovo i suoi pugni, ma in un mondo cinematografico così affollato di supereroi, per farne nascere uno nuovo e speciale ci vuole qualcosa di più di qualche cazzotto ben indirizzato.
Kate Erbland, IndieWire

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1476 - 2 settembre 2022
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