Cultura Schermi
Oh, Canada
Richard Gere, Jacob Elordi, Uma Thurman
Stati Uniti / Canada / Israele 2024, 94’. In sala
Oh, Canada (dr)

Dopo una trilogia drammatica sulla redenzione maschile attraverso la violenza (First reformed, Il collezionista di carte, Il maestro giardiniere), Paul Schrader prende una piega più delicata con l’adattamento del romanzo I tradimenti di Russell Banks (il suo secondo adattamento da Banks dopo Affliction del 1997). Nell’esplorazione della coscienza frammentata di un documentarista anziano e prossimo alla morte (interpretato da Richard Gere e, nei flashback, da Jacob Elordi), Schrader abbandona con coraggio la meticolosità narrativa dei suoi film precedenti e affronta grandi temi come la memoria, la mortalità e l’esame di coscienza, in un film formalmente irregolare, ma commovente.
Justin Chang, The New Yorker

L’uomo nel bosco
Félix Kysyl, Catherine Frot
Francia 2024, 102’. In sala
L’uomo nel bosco (dr)

Il giovane Jérémie (Kysyl) torna dopo una lunga assenza nel villaggio di Saint-Martial in occasione dei funerali del fornaio locale di cui era l’apprendista, nonché miglior amico del figlio Vincent (Jean-Baptiste Durand). Lo ospita la vedova del fornaio (Frot), scatenando la rabbia di Vincent, convinto che l’amico voglia sedurre la madre. Un altro evento tragico mette Jérémie sui carboni ardenti. In breve la sua presenza ha l’effetto di risvegliare una rete di desideri sepolti, clandestini, omosessuali ma non solo. Guiraudie, che ha fatto del desiderio il suo tema di elezione, opera un magnifico innesto tra tragico e burlesco, tra la serietà del racconto criminale e l’ordinarietà dei personaggi che lo animano, tra il peso della colpa e la banalità degli impulsi quotidiani.
Mathieu Macheret, Le Monde

No other land
Palestina / Norvegia 2024, 96’. In sala

Il documentario pieno di dolore e rabbia di un quartetto di registi palestinesi e israeliani parla di Masafer Yatta, un insieme di villaggi palestinesi in Cisgiordania dove agli abitanti è stato ordinato di andarsene per trasformare la zona in un’area di addestramento per l’esercito israeliano. Basel Adra, che ci abitava, ha registrato per anni gli abusi inflitti alla comunità. Ma il film segue anche il suo rapporto di amicizia con il fotoreporter israeliano Yuval Abraham. A momenti di pura angoscia rivissuti da Adra si aggiunge anche l’esperienza di Abraham la cui presenza a Masafer Yatta è sempre meno tollerata dai palestinesi. Il film si chiude con il dialogo agrodolce tra i due. Se la loro amicizia si è approfondita e saldata grazie all’esperienza comune che hanno vissuto, sono entrambi consapevoli di quanto poco sia cambiato nella realtà nel corso degli anni. Un’opera cupa che fa riflettere.
Peter Bradshaw, The Guardian

Amerikatsi
Armenia 2022, 121’. In sala

Alla fine degli anni quaranta l’Unione Sovietica invitò gli armeni sparsi per il mondo a tornare nell’Armenia comunista. Goorjian immagina il ritorno in patria di un americano ingenuo e imbranato, Charlie (interpretato dallo stesso regista), rapito da bambino durante il genocidio e cresciuto negli Stati Uniti. Poco dopo il suo arrivo è sospettato di essere un impostore e sbattuto in prigione. Deriso e picchiato dalle guardie, Charlie riesce a non perdere le speranze e trova un modo di interagire con il mondo esterno. Nonostante la trama drammatica e qualche difetto, il film mantiene un tono leggero che puntella i desideri del protagonista.
Nicolas Rapold, The New York Times

Wishing on a star
Italia / Slovacchia / Repubblica Ceca / Austria / Croazia 2024, 99’. In sala

L’astrologa Luciana ha un metodo particolare. Per far realizzare ai suoi clienti i sogni (d’amore, ricchezza o di un nuovo inizio) li spedisce in viaggio per il loro compleanno, calibrando attentamente la meta, per farli rinascere sotto un nuovo cielo. Il documentario ibrido di Kerekes, caloroso, eccentrico e divertente, segue questi viaggi. Un’eccezione nel panorama di storie tragiche che (comprensibilmente) dominano nei documentari.
Wendy Ide, Screen International

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1597 - 17 gennaio 2025
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