Cultura Libri
Quella gente
144 pagine, 15,00 euro

Possiamo seguire gli umori e gli amori della storia recente del Brasile attraverso le canzoni di Chico Buarque. C’è sempre, nei suoi versi, come in ogni poeta, una magia: parla d’amore, ma sembra che parli di politica; affronta le questioni collettive, ma come se fossero una cosa intima. La letteratura di Chico Buarque segue un’altra strada, come se l’autore fosse stufo dei dischi e degli spettacoli, stanco di trascinare con le emozioni. Nelle sue opere letterarie Chico Buarque è sempre più freddo, più distante, un narratore ragionevolmente separato dai temi che affronta. Quella gente è un ottimo romanzo in forma di diario fatto di appunti, di messaggi inviati e ricevuti tra il dicembre del 2016 e il settembre del 2019. Anni decisivi per il Brasile, in cui una presidente, Dilma Rousseff, veniva messa sotto impeachment, un ex presidente, Lula, era arrestato e il paese cadeva nelle mani di un leader autoritario, Jair Bolsonaro. Niente di tutto questo è evocato esplicitamente nelle pagine di Quella gente: ciò che conta, come nelle canzoni, sono le cose non dette. Il libro non è un pamphlet politico. Nonostante la durezza, è un racconto delicato (e invariabilmente comico, anche se incredulo) che impone una riflessione sul Brasile spaccato a metà. Il personaggio centrale è Manuel Duarte, autore di un romanzo storico, L’eunuco del Palazzo reale. In un declino inesorabile, indebitato, ha un figlio adolescente con cui non scambia una parola e due ex compagne (una traduttrice e una decoratrice). Intorno a lui c’è una Rio de Janeiro che sanguina tra povertà e solitudine. Fábio Altman, Veja

Sul fiume
328 pagine, 24,00 euro

Il romanzo di Esther Kinsky, Sul fiume, non solo ha creato una nuova lingua, ma ha anche riportato in auge un antico genere, conosciuto nel mondo anglosassone per quasi duecento anni come nature writing, che salvo poche eccezioni è rimasto trascurato in Germania. Sul fiume è pieno di cultura senza voler essere didascalico, è un libro intelligente e saggio e di una bellezza commovente, come l’immagine di un paesaggio enigmatico. Si potrebbe dire che Kinsky esamina i sedimenti della vita umana. Perché gli uomini costruiscono sulle rive dei loro fiumi, gli edifici che dovevano restare per sempre in piedi finiscono inondati, i fiumi vengono deviati, inquinati o lasciati scorrere selvaggi. E per quanto la natura sia primordiale, anche i personaggi di cui Kinsky racconta sono portatori di miti senza tempo. Sembrano agire su un mandato nascosto: re, devoti ebrei, cercatori d’oro, cavalieri, giocolieri, personaggi che sognano, credono, cercano e a volte trovano. È incredibile che gran parte di questo libro sia ambientato a Londra, la città in cui Kinsky è vissuta per più di dieci anni prima di fare di nuovo le valigie e viaggiare per l’Europa orientale, e infine trasferirsi a Berlino. La City come la conosciamo sembra infinitamente lontana dalle paludi a est di Londra, lontana come solo la civiltà può esserlo dalle origini naturali.
Katharina Teutsch, Frankfurter Allgemeine Zeitung

Memoria e desiderio
280 pagine, 18,00 euro

Il romanzo d’esordio di Jumoke Verissimo, ambientato a Lagos, racconta la storia di Prof, un attivista nigeriano e accademico in pensione, incarcerato dieci anni per aver protestato contro il trattamento riservato dal governo alle associazioni che lottano per i diritti civili. Al suo rilascio, Prof evita il mondo che lo ha spinto ai margini, abbracciando una vita di solitudine, seduto al buio nella sua stanza di notte. Allontana la famiglia e gli amici, fino a quando una giovane donna di nome Desire bussa alla sua porta e cambia tutto. Desire è un’orfana, e una studente che idolatra Prof fin dall’infanzia. Torna da lui ogni sera e formano un legame delicato, minacciato dai segreti che entrambi nascondono. Spostandosi abilmente tra i punti di vista dei due protagonisti, Verissimo compie un’esplorazione viscerale del trauma e di come gli individui relegati ai margini della società ne affrontano le conseguenze. Per Prof, che convive con ricordi di torture e tormenti emotivi, l’oscurità simboleggia il potere rigenerativo dello spirito umano. Desire vuole allontanarlo dall’ombra. La narrazione mantiene un’aria di mistero mentre veniamo attratti dal loro mondo presente e passato. Verissimo è poeta e il romanzo è intriso di una sensibilità lirica. Ipnotico e sottile, sfida le norme culturali intorno al silenzio, all’oscurità e alla solitudine. Irenosen Okojie, The Guardian

1994
224 pagine, 19,00 euro

Nel 1994 il giornalista e scrittore algerino Adlène Meddi aveva 19 anni. Viveva alla periferia di Algeri, dove poteva seguire in diretta la guerra tra le forze armate e le organizzazioni estremiste islamiche. La morte poteva colpire chiunque. Il Gruppo islamico armato aveva ucciso suo cugino, un militare, ma anche il marito, militante comunista, di una sua insegnante. Lui e i suoi amici si chiedevano in continuazione se bisognava prendere le armi, andare in esilio o subire. Da questi interrogativi è nato un romanzo noir di rara intensità. Quattro amici appena ventenni sono già pieni di rabbia. L’omicidio di un loro conoscente sarà un detonatore. Decisi a fare qualcosa, si lanciano nella lotta armata clandestina come avevano fatto i loro genitori contro i francesi. La banda crea una lista di obiettivi, simpatizzanti del Fronte islamico di salvezza, cercando di evitare in tutti i modi di finire nel mirino dei potenti servizi segreti. Il problema è che non sono veri assassini e qualcosa andrà storto. Alexandra Schwartzbrod, Libération

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1405 - 16 aprile 2021
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