La solitudine è come una cappa che opprime, e soffoca se la lasci fare. Hodder, un bambino pieno di risorse, questo lo sa bene. Ha perso la mamma e ogni notte suo padre va in giro per la città ad attaccare manifesti, lasciandolo solo a casa. Notte dopo notte la solitudine per Hodder diventa insopportabile, così comincia a cercare amici fuori e dentro di sé. Anzi lo vengono a trovare loro, almeno questo pensa Hodder, e lo riempiono di chiacchiere e racconti fantastici. Una notte arriva addirittura una fata che parla poco, ma dice cose precise e inequivocabili. Per esempio che Hodder è stato scelto per salvare il mondo. Il ragazzo è un po’ perplesso. Non è mai stato scelto per niente in vita sua. I suoi compagni di classe lo evitano, non vogliono sedersi vicino a lui a scuola né lo chiamano per giocare. Ma la fata è sicura che lui salverà il mondo. Allora Hodder cerca subito l’aiuto dei suoi amici immaginari e realissimi: un boxeur, un cane blu e una donna dai capelli rossi. Una storia fantasmagorica e tenerissima quella di Bjarne Reuter, prolifico scrittore danese per l’infanzia, sulla delicata sfida di crescere e accettarsi. Un libro pieno di belle parole e ancor più belle intenzioni. Pieno soprattutto di tanto amore.

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Questo articolo è uscito sul numero 1485 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati