Americhe

Biden si candida per il 2024

Washington, 25 aprile 2023 (Jim Watson, Afp/Getty)

Il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato ufficialmente che si candiderà alle elezioni presidenziali del 2024. “In un video pubblicato la mattina del 25 aprile, il presidente ha detto che vuole ‘finire il lavoro’ cominciato due anni fa e ha accusato i repubblicani di essere degli estremisti illiberali”, scrive il Los Angeles Times. Negli ultimi mesi si è discusso molto della possibilità che Biden potesse farsi da parte. I dubbi più importanti riguardano la sua età: è già il presidente più anziano della storia e, se fosse rieletto, avrebbe 86 anni alla fine del secondo mandato. “Biden ha deciso di ricandidarsi soprattutto perché è convinto di poter sconfiggere di nuovo Donald Trump”, che al momento sembra favorito per conquistare la nomination repubblicana nonostante i suoi problemi con la giustizia. “La campagna elettorale del 2024 dovrebbe essere l’atto conclusivo di una carriera politica lunghissima”, scrive il Washington Post. Nel 1972, a 29 anni, Biden fu eletto per la prima volta al senato, e fu poi rieletto per altri sei mandati. Si è candidato quattro volte alla presidenza o alla vicepresidenza. Tra il 2009 e il 2017 è stato vicepresidente durante l’amministrazione di Barack Obama. Durante la campagna elettorale Biden cercherà di sottolineare i risultati positivi raggiunti negli ultimi anni, in particolare gli aiuti economici stanziati durante la pandemia, la legge per rinnovare le infrastrutture e il primo grande provvedimento del congresso contro la crisi climatica. I repubblicani lo accuseranno di non essere riuscito a rilanciare l’economia e di non aver fatto niente contro la crescita della criminalità. I sondaggi condotti tra gli elettori democratici indicano che poche persone sono contente della nuova candidatura di Biden, ma molti pensano che possa essere il politico migliore su cui puntare per mantenere il controllo della Casa Bianca. ◆

Un premio storico

Foto di Eric Risberg, Ap/Lapresse

Alessandra Korap ( nella foto ), un’attivista indigena che da anni lotta contro la deforestazione nell’Amazzonia brasiliana, ha ricevuto il Goldman environmental prize, un premio assegnato ogni anno da una fondazione statunitense a sei persone impegnate nel mondo per la giustizia ambientale. Korap ha 39 anni e fa parte della comunità munduruku, che vive nel nord del Brasile. Ha guidato le proteste contro il gigante minerario Anglo American. L’azienda ha ritirato 27 richieste di estrazione mineraria nei territori indigeni, una vittoria storica per il movimento ambientalista.

Violenza fuori controllo

Ad Haiti la violenza non accenna a diminuire. “Il 24 aprile un gruppo di residenti della capitale Port-au-Prince ha aggredito e bruciato vivi tredici presunti appartenenti a una banda criminale che erano stati fermati dalla polizia per un controllo stradale”, scrive il Miami Herald. Un rapporto recente delle Nazioni Unite sostiene che il livello di rischio nella città è simile a quello dei paesi in guerra, soprattutto a causa degli scontri tra bande per il controllo del territorio. Dal 14 al 19 aprile sono state uccise almeno settanta persone.

Tucker Carlson esce di scena

Il 24 aprile Fox News, una delle principali emittenti tv statunitensi, ha annunciato l’allontanamento di Tucker Carlson, il suo giornalista più noto. Carlson conduceva dal lunedì al venerdì uno dei talk show di attualità più seguiti del paese. “Negli ultimi anni ha contribuito molto all’ascesa politica di Donald Trump, alimentando teorie di estrema destra e notizie false”, scrive il New York Times. Dopo le elezioni del 2020 ha dato spazio alla tesi secondo cui le macchine per il conteggio dei voti erano state manipolate per far vincere Joe Biden. L’azienda che produce i software per il voto elettronico, la Dominion Voting Systems, ha fatto causa alla rete per diffamazione. Fox News ha accettato di pagare alla Dominion più di 780 milioni di dollari di risarcimento.

Stati Uniti Il 24 aprile Doug Burgum, il governatore repubblicano del North Dakota, ha firmato una delle leggi più restrittive sul diritto all’aborto negli Stati Uniti. Il provvedimento consente l’interruzione di gravidanza solo in particolari casi di stupro, incesto o emergenza medica, e comunque solo entro le prime sei settimane. Pochi giorni prima la corte suprema ha sospeso la sentenza di un giudice del Texas che aveva ordinato di togliere dal mercato un farmaco per abortire.

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1509 - 28 aprile 2023
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