14 luglio 2020 13:40

Il governo francese aumenterà gli stipendi del personale sanitario per un totale di otto miliardi di euro. La manovra è il frutto di una trattativa con i sindacati durata sette settimane e dà concretezza agli elogi rivolti per mesi ai lavoratori impegnati nella lotta contro la pandemia.

Gli operatori sanitari erano scesi in piazza sfidando le misure di sicurezza per chiedere un miglior trattamento economico e più fondi per gli ospedali. In media infermieri e personale non medico, a cui è destinata la gran parte dei fondi, riceveranno 183 euro in più al mese in busta paga, mentre 450 milioni serviranno per gli aumenti ai medici che lavorano esclusivamente nel settore pubblico.

Oggi 1.400 infermiere e infermieri saranno gli ospiti d’onore alla parata per la festa nazionale che commemora la presa della Bastiglia, quest’anno eccezionalmente in versione ridotta a place de la Concorde.

La altre notizie sul virus

  • Negli Stati Uniti 17 stati più il distretto di Columbia, dove si trova la capitale Washington, hanno presentato ricorso in tribunale contro la decisione dell’amministrazione Trump di ritirare i permessi di soggiorno degli studenti stranieri che seguiranno i corsi solo online. Una scelta definita nella causa “insensata e crudele”, perché molti studenti potrebbero essere costretti a lasciare gli Stati Uniti durante la pandemia e il loro diritto all’istruzione sarebbe compromesso. In tutti gli Stati Uniti gli atenei hanno deciso di consentire l’accesso ai campus a un numero limitato di studenti, e di spostare online la maggior parte dei corsi. Una decisione che Donald Trump ha definito “ridicola”. Da settimane il presidente e la segretaria all’istruzione Betsy DeVos fanno pressione sulle scuole di ogni livello perché riaprano il prima possibile, arrivando a minacciare il taglio di fondi per chi si opporrà. Il 13 luglio Los Angeles e San Diego, i due maggiori distretti scolastici della California, hanno annunciato che in autunno le lezioni riprenderanno con corsi solo online.
  • Intanto la situazione legata all’epidemia di covid-19 continua a peggiorare in molte zone del paese. Preoccupante il caso della Florida, che il 12 luglio ha registrato più di 15mila contagi, il numero più alto in un singolo stato del paese dall’inizio della pandemia. Molti ospedali, tra cui il Jackson memorial di Miami, rischiano di restare a corto di posti letto in terapia intensiva. La Florida e almeno altri 27 stati hanno reintrodotto misure di contenimento del virus e nuove restrizioni agli spostamenti. Nel frattempo il presidente Donald Trump continua a minimizzare l’epidemia e indebolire la risposta del governo. Negli ultimi giorni ha attaccato Anthony Fauci, epidemiologo e principale consulente della Casa Bianca per la risposta al virus, che in varie occasioni ha fatto capire di essere preoccupato per la situazione nel paese e per la linea adottata dal governo. Attualmente gli Stati Uniti contano quasi 140mila morti.
  • L’Oms si prepara a mandare in Cina una delegazione per stabilire le premesse di un’indagine più ampia sull’origine del virus. Un epidemiologo e un esperto di salute degli animali arriveranno a Pechino nel fine settimana. Tra i punti cruciali da indagare: quali sono gli animali che ospitano il covid-19 e come il virus è passato dagli animali all’essere umano. Gli scienziati chiedono di concentrare l’attenzione sul commercio di animali selvatici. All’inizio della pandemia si pensava che i pangolini fossero gli ospiti intermedi responsabili del passaggio del virus agli esseri umani, ma sembra che gli esemplari risultati positivi al covid-19 si siano infettati durante il trasporto e non prima di essere catturati.
  • Vari paesi dell’Asia e Pacifico, che avevano retto bene alla prima ondata di infezioni, stanno ricorrendo di nuovo a misure restrittive a causa di un aumento diffuso dei contagi. In Australia, dove il numero dei casi positivi e dei decessi è rimasto finora contenuto grazie a tempestive misure molto rigide di contenimento, preoccupano i focolai nello stato di Victoria e del New South Wales. Anche a Hong Kong, dove la situazione sembrava migliorata, in seguito a un nuovo picco dei contagi le autorità hanno imposto di nuovo misure restrittive per i luoghi pubblici. Disneyland, riaperto un mese fa, richiude.
  • I paesi africani hanno perso quasi 55 miliardi di dollari in tre mesi per i mancati introiti del turismo. La chiusura dei confini degli stati ha infatti impedito gli spostamenti nel continente. Il commissario alle infrastrutture dell’Unione africana fa sapere che alcune compagnie aeree non riusciranno a superare le ricadute economiche della pandemia. L’Oms ha avvertito che se i paesi africani non daranno la priorità ai test nella lotta contro il covid-19, c’è il rischio di “un’epidemia silenziosa”. I dati ufficiali, infatti, riportano numeri relativamente contenuti rispetto al resto del mondo: su 1,3 milardi di persone, circa 500mila casi confermati e meno di 12mila morti. Ma, secondo un’analisi della Reuters, nel continente vengono fatti poco più di 420 test ogni centomila abitanti.
  • Anche in India, che nel giro di tre settimane è passata dal sesto al terzo posto tra i paesi più colpiti dalla pandemia, si teme che i dati ufficiali siano molto sottostimati. Con circa 800mila casi che raddoppiano ogni tre settimane e quasi 22mila morti, le autorità sanitarie stanno analizzando 250mila tamponi al giorno, troppo poco per un paese con 1,4 miliardi di abitanti. “La storia del picco non ha senso, non ne avremo uno solo, ci saranno picchi multipli”, dice il ricercatore in salute globale Anant Bhan, intervistato dall’Associated Press. New Delhi e Mumbai hanno già avuto un aumento dei contagi, che stanno raggiungendo anche le città più piccole via via che le restrizioni imposte dalle autorità vengono allentate. Il ministro della salute indiano ha detto che l’India se la sta cavando abbastanza bene, con 13 morti per milione di persone, mentre negli Stati Uniti sono 400. In realtà, però, la conta dei morti non è reale, perché nella maggior parte del paese manca un meccanismo di registrazione dei decessi in base alla causa.
  • Gli effetti indiretti della pandemia rischiano di far aumentare il numero di morti per tubercolosi, malaria e hiv a un livello simile ai decessi per covid-19. Lo dice uno studio dell’Imperial college di Londra, secondo cui, stando alle previsioni peggiori, le vittime della malaria aumenteranno del 36 per cento nei prossimi cinque anni perché la pandemia ha impedito le campagne di distribuzione delle zanzariere nell’Africa subsahariana. I morti per tubercolosi aumenteranno di un quinto a causa della mancata diagnosi della malattia e i decessi causati dall’hiv di un decimo per l’impossibilità di accedere ai farmaci salvavita.
  • Negli ultimi vent’anni in America Latina il livello di disuguaglianza è sceso al minimo storico, ma la pandemia rischia di invertire la rotta. Il New York Times dedica al tema un reportage dalla Colombia, mille chilometri in auto dalla capitale Bogotà a Medellin a Cúcuta, al confine con il Venezuela, passando per Bucamaranga, dove lungo l’autostrada processioni di venezuelani scappati dal loro paese in crisi procedono lente per tornare a casa.

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