15 ottobre 2021 10:35

Libano
Il 14 ottobre sei persone sono morte e decine sono rimaste ferite in una sparatoria scoppiata durante una manifestazione di protesta organizzata dalle formazioni sciite filoiraniane Hezbollah e Amal davanti al palazzo di giustizia di Beirut. Le due formazioni sostengono che i manifestanti siano stati presi di mira da alcuni cecchini del movimento cristiano delle Forze libanesi, che ha però negato il suo coinvolgimento. La manifestazione era stata indetta per chiedere la destituzione del giudice Tareq Bitar, che sta conducendo l’inchiesta sull’esplosione al porto di Beirut nell’agosto 2020, in cui sono morte 214 persone.

Nigeria
Il capo di stato maggiore dell’esercito Lucky Irabor ha annunciato il 14 ottobre la morte di Abu Musab al Barnawi, capo del gruppo Stato islamico in Africa occidentale (Iswap), che si è formato nel 2016 da una scissione del gruppo Boko haram. Irabor non ha però fornito dettagli sulla presunta morte di Al Barnawi, che non è stata confermata dal gruppo terroristico.

Belgio-Repubblica Democratica del Congo
Il 14 ottobre cinque donne nate in Congo da madri congolesi e padri belgi hanno denunciato lo stato belga, ex potenza coloniale, per crimini contro l’umanità. Circa settant’anni fa le cinque donne erano state sottratte alle loro madri e affidate a degli istituti religiosi. L’avvocata dello stato Clémentine Caillet ha però contestato la qualificazione di crimini contro l’umanità e invocato la prescrizione.

Polonia
Il 14 ottobre il parlamento ha approvato un emendamento alla legge nazionale sui migranti che autorizza i respingimenti alla frontiera e permette d’ignorare le richieste d’asilo in caso di ingresso illegale nel paese. Il parlamento ha anche dato il via libera alla costruzione di un muro al confine orientale del paese. Negli ultimi mesi migliaia di migranti, in maggioranza provenienti dal Medio Oriente, hanno cercato di raggiungere la Polonia, la Lituania e la Lettonia passando per la Bielorussia.

Georgia
Decine di migliaia di persone hanno partecipato il 14 ottobre a una manifestazione a Tbilisi per chiedere la liberazione dell’ex presidente Mikheil Saakashvili, arrestato all’inizio del mese al suo ritorno nel paese dall’Ucraina e attualmente in sciopero della fame. Saakashvili, leader del Movimento nazionale unito, era stato condannato in contumacia per “abuso di potere” nel 2018.

Brasile
Il 14 ottobre otto soldati sono stati condannati a pene tra i 28 e i 31 anni e mezzo di prigione per il duplice omicidio del musicista Evaldo dos Santos Rosa e di un passante, Luciano Macedo, uccisi a Rio de Janeiro nell’aprile 2019. I militari avevano sparato 82 colpi contro l’automobile su cui viaggiava il musicista, che era stata scambiata per quella di un criminale ricercato.

Taiwan
Il 14 ottobre quarantasei persone sono morte e decine sono rimaste ferite nell’incendio divampato in un edificio di tredici piani a Kaohsiung, nel sud dell’isola. La maggior parte delle vittime si trovava tra il settimo e l’undicesimo piano, in una parte dell’edificio destinata agli appartamenti.

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