09 luglio 2021 16:22
  • Al 9 luglio i casi di covid-19 registrati nel mondo dall’inizio della pandemia sono 185.575.443, i morti 4.010.743 e risultano somministrate 3.356.909.595 dosi di vaccino in base ai dati della Johns Hopkins University. Secondo Our World In Data riguardano il 24,7 per cento della popolazione mondiale, e di questa gli abitanti dei paesi più poveri sono solo l’1 per cento.
  • Le scuole dovrebbero rimanere aperte il più a lungo possibile con adeguate misure sanitarie e sociali e i governi dovrebbero usare i mesi estivi per attuare misure che proteggano la scuola in presenza nel prossimo anno scolastico, raccomanda il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, Hans Kluge, sottolineando che bisogna mettere in atto la “giusta serie di misure che contribuiranno a mantenere bassi i tassi di infezione ed evitare il ricorso alla chiusura delle scuole, che, come abbiamo visto, ha un effetto dannoso sull’istruzione e sul benessere sociale e mentale di bambine, bambini e giovani. La diffusione di nuove varianti, unita alla presenza di sacche di persone non vaccinate negli ambienti scolastici, significa che non c’è tempo da perdere. Il momento di agire è adesso. Non possiamo permettere alla pandemia di togliere ai più giovani la loro istruzione e il loro sviluppo”. Le raccomandazioni dell’Oms per la riapertura delle scuole si concentrano su otto punti chiave: uso di tamponi molecolari o antigenici rapidi in ambito scolastico; studi che valutino l’efficacia delle misure di mitigazione del rischio sul controllo delle infezioni; salvaguardia dei risultati educativi, del benessere mentale e sociale; presa in carico dei bambini che vivono in situazioni vulnerabili; cambiamenti nell’ambiente scolastico a beneficio della salute dei bambini e del controllo delle infezioni; inclusione di alunni e studenti in tutti i processi decisionali; strategie di vaccinazione negli ambienti scolastici; garanzia di avere le scuole aperte come obiettivo fondamentale.
  • La chiusura delle scuole dovrebbe essere considerata solo come misura di ultima istanza, se e quando “si verificano grandi epidemie o la trasmissione nella comunità non può essere controllata da altre misure”, osservano i membri del Technical advisory group (Tag), il gruppo di consulenza che fornisce pareri all’Oms, all’Unesco e all’Unicef in materia di istruzione ed educazione. Nel Tag sono presenti i ministri dell’istruzione di tutte le aree geografiche dell’Oms, oltre che esperti di altre agenzie dell’Onu.
  • “Dobbiamo uscire dalla crisi causata dal covid-19 nell’istruzione e nella sanità con sistemi di istruzione e assistenza sanitaria più resilienti e perseguire obiettivi ambiziosi per recuperare l’istruzione e trasformarla in modo che ogni studente impari meglio, abbia abilità sociali ed emotive più forti, salute e benessere migliori”, ha affermato Tao Zhan, direttore dell’istituto Unesco per le tecnologie dell’informazione nell’istruzione (Unesco-Iite). “Dobbiamo agire ora. È in gioco il futuro di questa generazione”.
  • Tre rapporti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) permettono di capire se in Europa c’è stato un ruolo della scuola in presenza o a distanza nella crescita o nella diminuzione dei casi: fino all’agosto 2020, fino al dicembre 2020 e prima dell’estate 2021.
  • In Giappone, il pubblico non sarà ammesso alla gran parte degli appuntamenti delle Olimpiadi di Tokyo dopo che il governo ha dichiarato dal 12 luglio al 22 agosto lo stato di emergenza nella capitale. Il provvedimento prevede anche che bar e ristoranti chiudano entro le 20 e non possano servire alcolici. La città ha registrato il 9 luglio 896 nuove infezioni, con numeri in aumento dovuti alla variante delta, e solo il 15 per cento della popolazione giapponese è completamente vaccinata. Le Olimpiadi cominceranno il 23 luglio. “Dobbiamo adottare misure più decise per prevenire un’altra epidemia a livello nazionale, considerando anche l’impatto delle varianti del coronavirus”, ha affermato il primo ministro Yoshihide Suga.
  • In Italia si è aperta presso il tribunale civile di Roma la prima udienza della causa intentata da più di 500 famiglie di persone decedute di covid-19 per chiedere al governo un risarcimento totale di cento milioni di euro. Gli avvocati che rappresentano i parenti delle vittime del coronavirus hanno depositato l’8 luglio un dossier di più di duemila pagine contenente centinaia di testimonianze e prove di “negligenza sistemica” da parte delle autorità, che avrebbero causato la morte di migliaia di persone. “L’Italia ha introdotto in ritardo misure per contenere l’epidemia di covid”, ha detto al Guardian Consuelo Locati, rappresentante legale delle famiglie. “E quando finalmente l’hanno fatto, queste misure non erano adeguate”.
  • In Italia risalgono i contagi: tra il 1 e il 7 luglio si contano 5.805 positivi, erano stati 4.475 tra il 24 giugno e il 30 giugno. Il 30 giugno risultava vaccinato il 34,09 per cento della popolazione sopra i 12 anni, le dosi somministrate erano più di 51 milioni.
  • Il Vietnam mira a vaccinare il 50 per cento delle persone di età pari o superiore a 18 anni entro la fine di quest’anno e il 70 per cento entro la fine di marzo del 2022, ha affermato il 9 luglio il ministero della salute. Dopo aver contenuto con successo il virus per gran parte della pandemia, dalla fine di aprile il paese ha dovuto affrontare un focolaio più ostinato che ha spinto il governo ad accelerare il suo programma di vaccinazione. Il 9 luglio sono state imposte nuove pesanti restrizioni ai movimenti a Ho Chi Minh City, capitale commerciale del paese con nove milioni di abitanti, oltre che nella capitale Hanoi, dopo che i tassi di infezione giornalieri nel paese hanno superato per quattro volte i mille casi nel mese di luglio. In precedenza aveva affermato di mirare a vaccinare dal 70 al 75 per cento dei 98 milioni di abitanti del paese entro la fine del 2021 o l’inizio del 2022. Il paese finora ha avuto 25.419 casi e 104 morti.
  • La Russia il 9 luglio ha registrato 25.766 nuovi casi di covid-19, di cui 6.643 a Mosca, portando il conteggio nazionale ufficiale dall’inizio della pandemia a 5.733.218. La task force del governo sul coronavirus ha dichiarato che sono 726 le persone decedute per il nuovo coronavirus nelle ultime 24 ore, portando il bilancio nazionale delle vittime nazionale a 141.501. L’agenzia federale di statistica, tuttavia, ha tenuto un conteggio separato e afferma che la Russia ha registrato circa 270mila decessi legati al covid-19 dall’aprile 2020 all’aprile 2021.
  • Nei Paesi Bassi il governo potrebbe reintrodurre dal 9 luglio le restrizioni su discoteche, festival musicali e ristoranti in risposta a un’ondata di infezioni tra i giovani adulti. Il 26 giugno era stata revocata la maggior parte delle misure restrittive, perché i casi stavano diminuendo e circa i due terzi della popolazione hanno ricevuto almeno una vaccinazione. Ma, con bar, ristoranti e discoteche riaperti, i nuovi casi sono aumentati a ritmo più veloce, con più di 5.400 infezioni registrate l’8 luglio: una settimana prima erano state meno di mille. Secondo l’emittente Rtl probabilmente i caffè e i bar dovranno chiudere a mezzanotte e gli eventi all’aperto saranno limitati a un massimo di mille persone e non più di 500 persone potranno partecipare a eventi al chiuso. Circa tre quarti dei nuovi casi nei Paesi Bassi si verificano tra i giovani e più della metà sono della variante delta, ha detto il ministro della sanità Hugo de Jonge.
  • “Per un breve periodo, a maggio, l’Indonesia sembrava aver superato il peggio della pandemia”, scrive Shotaro Tani su Nikkei Asia. “I casi giornalieri si erano più che dimezzati rispetto al picco di febbraio e, sebbene gran parte del paese fosse ancora soggetta a restrizioni, c’era una parvenza di normalità. Due mesi dopo l’Indonesia è l’epicentro della pandemia nel sudest asiatico. L’arcipelago ha registrato l’8 luglio 38.391 nuovi casi, un record. Anche i decessi del 7 luglio, 1.040, hanno superato i mille per la prima volta”. Secondo il giornalista possono essere elencati cinque dati per esaminare questa nuova ondata: “Sono state imposte misure poco restrittive, nel tentativo di non rallentare l’economia; anche se nel sudest asiatico la Malaysia registra una percentuale di casi più alta rispetto alla popolazione, in Indonesia la curva dei casi negli ultimi giorni è salita più rapidamente che nei paesi dell’Asean-5; non è stata limitata la mobilità della popolazione, che tra marzo e luglio 2020 era scesa del 28 per cento, mentre nello steso periodo quest’anno è scesa solo del 9,5 per cento; il governo potrebbe aver sottostimato la trasmissibilità della variante delta e forse le vaccinazioni (soprattutto con il Sinovac) potrebbero essere poco efficaci; il ministro dei trasporti ha ammesso che il governo si aspetta un picco di 70mila casi giornalieri”. Intanto il 9 luglio il governo ha imposto nuove restrizioni a 15 città, dopo quelle a Giava e Bali, nelle isole di Sumatra, Kalimantan e Papua.
  • La Pfizer-Biontech ha intenzione di chiedere all’ente regolatore statunitense Fda e all’agenzia europea del medicinale (Ema) l’autorizzazione per un terzo richiamo del suo vaccino, dopo sei mesi o un anno dalla seconda dose. Tuttavia la Fda finora ha risposto con un parere negativo, mentre l’Oms dichiara di non possedere ancora dati sufficienti per esprimersi in tal senso e l’Ema ha assicurato che continuerà a valutare i dati. Nel Regno Unito invece si comincerà a settembre per le persone sopra i 50 anni e per le più giovani più fragili, mentre in Francia la terza dose è usata per persone particolarmente fragili. In Italia è in atto uno studio multicentrico per valutare la risposta anticorpale prodotta dopo la vaccinazione in sei centri universitario-ospedalieri a Palermo, Genova, Foggia, Roma, Milano, Bologna e Padova, nell’ambito di un’attività di ricerca inserita nel Piano nazionale della vaccinazione. Lo studio serve per poter disporre nel tempo di una informazione verificata sulla necessità o meno di una terza dose.
  • In Thailandia entreranno in vigore restrizioni più severe a Bangkok e in altre aree ad alto rischio, con chiusura dei centri commerciali, un coprifuoco notturno e un ordine di rimanere in casa. Scuole, palestre, bar e ristoranti sono già chiusi. La Thailandia sta lottando per contenere una terza ondata del virus, che è la sua più grave ed è guidata dalla variante delta. Il 9 luglio sono stati confermati 9.276 casi e più di 73 decessi. Si teme che i numeri ufficiali siano sottostimati, a causa della mancanza di test. Il più alto aumento giornaliero nazionale di casi è stato registrato il 17 maggio, quando erano stati confermati 9.635 casi, la maggior parte all’interno delle carceri.
  • Il Mozambico è il paese africano dove i casi stanno crescendo di più, secondo uno studio presentato dal centro di ricerca fondato dall’ex premier britannico Tony Blair. Gli autori di “La tempesta perfetta in Africa” affermano che l’ultima settimana di giugno è stata la settima consecutiva di crescita dei contagi nel continente, saliti di quasi il 200 per cento. Il Mozambico ha registrato una crescita del 172 per cento, seguono Ruanda (138 per cento), Nigeria (86 per cento), Ghana (51 per cento) e Sudafrica (38 per cento). Nello stesso periodo la mortalità è cresciuta specialmente in Liberia (380 per cento), Ruanda (217 per cento), Kenya (202 per cento) e Mozambico (186 per cento).
  • I turisti stranieri non vaccinati contro il covid-19 non potranno entrare in Canada ancora per qualche tempo, dato che il governo non vuole mettere a repentaglio i progressi compiuti per contenere il virus, ha affermato il primo ministro Justin Trudeau.
  • La Grecia potrebbe imporre la vaccinazione per specifici gruppi professionali dopo che gli esperti di bioetica del paese hanno raccomandato di rendere obbligatorie le somministrazioni per il personale sanitario e delle strutture di assistenza agli anziani solo “in ultima istanza” se gli sforzi per incoraggiare l’inoculazione volontaria si riveleranno inefficaci. Nel paese i casi sono in crescita: l’8 luglio hanno superato i duemila giornalieri, e risulta vaccinato circa il 38 per cento della popolazione.
  • Più di cento scienziati e medici hanno sottoscritto una lettera pubblicata dalla rivista medica The Lancet in cui si afferma che il governo del Regno Unito sta conducendo un “esperimento pericoloso e immorale” e si esorta a riconsiderare i piani per revocare tutte le restrizioni sul coronavirus, che dovrebbero essere tolte il 19 luglio nel “giorno della libertà” come l’hanno definito le autorità britanniche. Qualsiasi strategia che “tolleri alti livelli di infezione è sia immorale sia illogica”, secondo i 122 firmatari che hanno aderito da diverse parti del mondo.
  • Nel Regno Unito sono stati registrati 32mila casi l’8 luglio e nella settimana fino al 3 luglio sono aumentati del 50 per cento, scrive la Bbc. Intanto sono aumentate le prenotazioni dal Regno Unito per i viaggi all’estero, dopo che il governo ha annunciato che chi rientra dai paesi nella lista “arancione”, considerati a medio rischio, non dovrà trascorrere giorni in quarantena dopo il 19 luglio.
  • A Cuba il direttore dell’istituto dei vaccini Vicente Vérez ha annunciato che il vaccino Soberana 2, nello schema a tre dosi con il Soberana Plus, raggiunge un’efficacia del 91,2 per cento contro la malattia sintomatica, del 75,5 per cento contro l’infezione e del 100 per cento contro il decesso. La dichiarazione arriva in un momento in cui nell’isola di 11,2 milioni di abitanti si registra un allarmante aumento dei contagi, che potrebbe far collassare gli ospedali di alcune province. “Riteniamo che siano numeri molto alti”, ha detto Vérez, aggiungendo che “l’obiettivo fondamentale dei vaccini Soberana è quello di trasformare il covid in un semplice raffreddore”.

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