19 febbraio 2018 14:43

A che età è giusto cominciare a parlare dei pericoli del fumo? –Irma

Temo che lo chiedi alla persona sbagliata, perché io sull’argomento ho toppato alla grande. Quando le mie figlie gemelle avevano sei anni ho pensato che, invece di ridurmi a proclamare inutili divieti in piena ribellione adolescenziale, potevo sensibilizzarle sulle sigarette già da prima. Così ne ho parlato a ogni occasione, qualche volta spiegando gli effetti del fumo sulla salute, altre concentrandomi sulla possibilità di pressione sociale da parte dei coetanei e, in generale, sottolineando sempre quanto fosse poco cool fumare. Il risultato? Ho creato due piccoli mostri.

Le mie figlie non hanno alcuna stima di chi fuma e non perdono occasione per mostrarlo. Pochi giorni fa una di loro si lamentava di essere stata presa di mira da una compagna di classe, ma si è data una spiegazione: “Sai, credo che a casa abbia una situazione difficile: sua madre fuma”. La scorsa estate eravamo in auto con un amico di mio figlio di cinque anni, e quando lui ci ha raccontato che sua madre fuma, mia figlia l’ha guardato e gli ha detto: “Ah, quindi potrebbe morire”. Ogni volta che gli parlo di qualcuno mi chiedono se fuma, e la guerra contro chi butta i mozziconi di sigaretta per terra è diventata la loro battaglia di civiltà. Insomma, la campagna antifumo mi è chiaramente sfuggita di mano e ora aspetto con rassegnazione il momento in cui mi tornerà in faccia come un boomerang, quando loro scopriranno il dolce sapore della trasgressione.

Questa rubrica è stata pubblicata il 16 febbraio 2018 a pagina 14 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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