23 aprile 2021 16:29

Mia figlia di 29 anni abita con noi anche se potrebbe permettersi di vivere da sola. Finora è stato normale e anche piacevole, ma adesso pensiamo che debba spiccare il volo. C’è qualche piccolo trucco per spingerla, amorevolmente, a farlo?– Lettera firmata

Tralasciamo per una volta i motivi economici che spingono milioni di giovani italiani a vivere con i genitori fino a trent’anni e diciamo che vostra figlia è quella che i francesi chiamano una Tanguy, dal protagonista dell’omonima commedia del 2001.

Nel film un ragazzone di 29 anni continua a rimandare il dottorato e costringe i genitori a una serie di stratagemmi per farlo sloggiare. Ma è tutto inutile: alla fine l’unica soluzione sarà offerta dalla famiglia di consuoceri cinesi, ben contenti di vivere tutti sotto lo stesso tetto con Tanguy e la loro figlia. Se non avete a disposizione una famiglia pronta ad adottare vostra figlia, ecco cinque modi per incoraggiarla a cambiare nido.

  1. Riconoscete le vostre colpe. Nessun trucco funziona se prima non ammettete la vostra responsabilità di genitori nell’aver creato l’attuale dinamica familiare.
  2. Non rendetele la vita troppo facile. Tipo: non siete più tenuti a bisbigliare e camminare in punta di piedi se nel weekend lei si sveglia tardi.
  3. Smettetela di fare tutto. Se cucinate, lavate e stirate, come le può venir voglia di andarsene?
  4. Presentatele il conto. Visto che ha uno stipendio, che paghi una sorta di affitto per contribuire alle spese.
  5. Cercate aiuto. Se sotto la sua permanenza ci sono motivi più profondi, un po’ di terapia familiare potrebbe sbloccare le cose.

Questo articolo è uscito sul numero 1406 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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