06 settembre 2018 14:57

È giusto far parlare tutti? Steve Bannon è considerato uno degli arteficidell’elezione di Donald Trump e in Europa è vicino a partiti di estrema destra come la Lega. Quando il direttore del New Yorker, David Remnick, ha annunciato che lo avrebbe intervistato durante il festival del settimanale, molti giornalisti hanno fatto sapere che per protesta avrebbero sospeso la collaborazione con il New Yorker o cancellato la loro partecipazione al festival.

Alla fine l’incontro è stato annullato, anche se lo stesso Remnick ha spiegato che intervistarlo non avrebbe voluto dire approvare le sue opinioni e anzi sarebbe stata l’occasione per sottoporlo a una serie di domande difficili. Ma, ha aggiunto, “è ovvio che per quanto le domande possano essere difficili, Bannon non è il tipo che scoppia a piangere e cambia idea sul mondo”.

La giornalista britannica Laurie Penny si è trovata in una situazione simile. Invitata a una conferenza dell’Economist, ha scoperto che dopo di lei sarebbe intervenuto Bannon, e ha deciso di non andare più. Gli organizzatori l’hanno rassicurata dicendole che non è loro intenzione promuovere le idee di Bannon e ricordandole uno dei princìpi dell’Economist: “Mai ridurre al silenzio le persone con cui non sei d’accordo”.

Ma Laurie Penny ha risposto: “La mia opposizione alla presenza di Bannon non ha nulla a che vedere con il volerlo ridurre al silenzio, cosa che sarebbe infattibile e antidemocratica. Bannon e altri come lui hanno già grande spazio nel dibattito pubblico. È un uomo che ha provocato, direttamente e indirettamente, danni terribili a molte persone che mi stanno a cuore. Non dubito che gliene chiederete conto. Ma penso che ogni scelta sia politica. E come giornalista e femminista sono convinta che le questioni di cui scegliamo di occuparci e i dibattiti che scegliamo di ospitare sono importanti quanto le risposte. Ho passato gli ultimi cinque anni a discutere con persone come Bannon, e ho capito che questo serve solo a rafforzarle e a legittimarle”.

Questa rubrica è uscita il 7 settembre 2018 nel numero 1272 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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