Selton, Luna in riviera
È puro pastiche pop, con immagini kitsch e un cantato sinuoso, un po’ mellifluo, ma gigione. I Selton, band di brasiliani trapiantati in Italia, ci provano con la Vespa e con il gelato, dopo averci conquistati, anni fa con l’esordio Banana à milanesa, fatto di Cochi e Renato virati bossanova e Pedro Pedreiro via Enzo Jannacci. Adesso hanno pubblicato l’album nuovo, Manifesto tropicale, e questo singolo da cornetto crepuscolare. È un certo tipo di kitsch italiano rétro (con parafrasi del coretto di Jorge Ben che già Rod Stewart rubò per fare più sexy).

Ninos du Brasil, Vagalumes piralampos
La pronuncia dolce alla maniera brasileira di Arto Lindsay, ospite che fornisce una filigrana soft e profonda alle macumbe elettroniche di questi due, Nico e Nicolò, che da anni fanno una musica dance da foresta pluviale. I Ninos du Brasil hanno ritmiche indiavolate da bidonville, lamiere ondulate, bombole del gas a rendere. È bello sentire che il gruppo (il loro nuovo album s’intitola Vida eterna) ha preso confidenza con questo suo mondo immaginario e che adesso sente l’esigenza di levarsi in volo con un ospite di lusso.

La band del brasiliano, Ti voglio
Ornella Vanoni, che le provava tutte, dopo le bossenove carioca si mise a indossare anche degli abitini disco glitter, nel periodo di fine anni settanta in cui andavano palle a specchi e pantaloni a zampa d’elefante. L’accompagnavano i New Trolls, che ebbero un periodo abbastanza decadance in cui si credevano i Bee Gees italiani, falsetto compreso. A posteriori resta un pregiato episodio di artigianato discomusic italiano che questa Band del brasiliano riprende come antipasto dell’album Vol. 2, pop italico col retrofit, suonato bene, tra smart e lezioso.