Io e mio marito siamo sposati da dieci anni e abbiamo due figli. All’inizio avevamo una vita sessuale sfrenata, ma il suo lavoro (è un militare) lo ha portato via così spesso che il nostro rapporto (così come il sesso) è caduto in picchiata.Ogni volta che tornava da una missione, puntualmente aveva una dipendenza dal porno. Quando mi diceva di aver smesso io gli credevo, ma poi ogni volta che tornava eravamo da capo. L’autunno scorso è stato via per quattro mesi, e la dipendenza ce l’ha ancora. Per tutto l’anno scorso è andato su siti di webcam anonimi a masturbarsi con donne a caso. Dopo che l’ho scoperto, abbiamo iniziato a parlare dei nostri problemi, e adesso stiamo cercando di risolverli. Lui ha smesso con il sesso in cam, e stiamo per cominciare una terapia di coppia, ma io credo che dovrebbe andare in terapia anche da solo. Questa comunicazione e quest’intimità ritrovate mi hanno anche risvegliato la libido, e adesso ho più voglia di lui. Mi fa arrabbiare l’idea che a spingerlo verso il porno sia la mancanza di sesso frequente, e che adesso il problema sia che io voglio farlo troppo! Non so come gestire questa mia ritrovata libido e la sua mancanza di interesse. Ho bisogno che mi dimostri il suo desiderio in modo più netto. Mi sto facendo troppi pensieri e pretendo troppe attenzioni?

–Paranoid And Reawakened

“Per gli uomini, un incremento nel consumo di pornografia è una reazione frequente alla solitudine, sia essa causata da divorzi, separazioni, eccetera, così come da stress o depressione”, spiega il dottor David Ley, scrittore, psicologo clinico e autore del libro The Myth of Sex Addiction.

Una missione al fronte, nemmeno a dirlo, può comportare molto stress e molta solitudine. “L’eccitazione sessuale è molto efficace nel distrarci da ciò che ci disturba”, prosegue il dottor Ley. “A molte persone va bene così, ed è un ottimo modo per scaricare la tensione. Ma se non si affronta il problema vero – la solitudine, la depressione, lo stress – a volte il consumo di pornografia può diventare un problema in sé”.

E nel tuo caso mi sembra sia successo proprio questo, PAR. Il dottor Ley concorda sul fatto che tuo marito debba fare un po’ di terapia da solo, oltre a quella di coppia che intendete affrontare insieme.

Quanto alle libido non sincronizzate, PAR, cerca di ricordarti che tutto questo – la scoperta che il problema non era solo il porno, la comunicazione che si è creata sull’onda di questa rivelazione, il risveglio della tua libido – è praticamente appena successo. Può volerci un po’ di tempo (e di terapia) prima che voi due ritroviate il contatto e ristabiliate il vostro ritmo sessuale.

“È possibile che il marito di PAR si senta intimidito dalla libido e dal desiderio di sua moglie, se ha problemi irrisolti di depressione e ansia”, dice il dottor Ley. “Potrebbe quindi fargli bene andare da uno psicologo e lavorare un po’ sul suo modo di affrontare questi stati d’animo quand’è in missione, e su come comunicarli alla moglie. In questo modo lei saprebbe che, quando il sesso non gli interessa, è perché è stressato o depresso, e non per colpa del porno.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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