Sono un dottorando fidanzato ufficialmente con una dottoranda. Lei ha tante qualità, ma anche una repulsione per il sesso. Sul tema è molto sensibile, e appena lo nomino va fuori di sé. Dice che il solo pensiero di avere un qualsiasi contatto sessuale con me le provoca un attacco di panico. Sostiene anche di essere “danneggiata” perché, nella speranza di impedirmi di lasciarla, si è forzata a fare più di quel che si sentiva. Siamo entrambi vergini, e il massimo che abbiamo fatto, sessualmente, è il cunnilingus.
Lei non mi ha mai visto completamente nudo, né ha mai espresso il desiderio di fare l’amore con me. Quando mi ha rivelato che qualsiasi forma di attenzione sessuale le scatena attacchi di panico e sofferenza psicologica, io ho deciso di annullare il fidanzamento. A quel punto lei ha minacciato di uccidersi, oltretutto incolpando me della sua avversione per il sesso. Io ho accettato di proseguire la relazione, ma insistendo perché posticipassimo il matrimonio. Lei si rifiuta di andare in terapia di coppia. La amo, con lei sto bene, ma la mia autostima sessuale è devastata.
Mi sento respinto, provo rancore, e se stiamo ancora insieme è soprattutto per il mio senso di colpa. Lei, pur negando che la cosa abbia un peso in questa situazione, ha anche forti convinzioni religiose. Sostiene di aver sempre avuto una libido scarsa e che i liquidi corporei (specialmente lo sperma) la disgustano. Da ultimo, nonostante usi il contraccettivo orale, ha paura di rimanere incinta. Non solo: non le piacciono i miei parenti e i miei amici, il mio interesse per la scienza, la mia diffidenza nei confronti della religione e il fatto che prendo degli antidepressivi.
Le mie domande: 1) Se davvero sono stato io a provocarle questa avversione per il sesso, ho l’obbligo di rimanere con lei a vita? 2) Escludendo il tradimento, motivo per cui lei ha deciso di lasciare un precedente fidanzato, che altre opzioni ho? 3) È possibile che la sua avversione per il sesso col tempo svanisca? 4) L’avversione potrebbe derivare dal suo essere asessuale?
–Gradually Escalating Threats Obligate Unending Togetherness
Non hai l’obbligo di rimanere con questa donna sgradevole per i prossimi 50 anni solo perché hai commesso l’errore di chiederle di sposarti. E anche se con te cominciasse a scopare, GETOUT, davvero vorresti stare con lei?
Perché escludere il tradimento? Se il fatto che lei si sia presa in ostaggio ti intimidisce al punto da impedirti di lasciarla (minacciare il suicidio = prendersi in ostaggio), allora fallo, tradiscila, oppure fingi di tradirla così che a lasciarti sia lei.
La sua avversione per il sesso col tempo potrebbe svanire. Oppure no. Ma a una persona che con te non ci vuole scopare — ed è chiaro che lei non vuole — raramente viene voglia di scoparti più avanti. Per cui magari l’avversione per il sesso a un certo punto potrebbe passarle, ma quando succederà è probabile che scopi con qualcun altro… anche se è sposata con te.
Potrebbe essere quello, certo. Ma a meno che tu non sia disposto a vivere senza sesso con una moglie che ti manipola e rifiuta i tuoi parenti, i tuoi amici, le tue medicine e via dicendo, la causa alla radice della sua avversione per il sesso è irrilevante.
(Traduzione di Matteo Colombo)
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