26 gennaio 2022 16:44

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono un maschio eterosessuale cisgender che adora l’autostimolazione prostatica. L’ho scoperta in età avanzata, ma da quindici anni è diventata un pilastro della mia vita. Sono preoccupato di stare spingendo i limiti della cosa troppo in avanti e vorrei il tuo parere. Di recente, diciamo negli ultimi sei mesi, ho orgasmi così intensi da sentire dolore, subito dopo, alla destra della base del mio pene e delle mie palle. Se spingo un dito verso il centro del mio corpo, sento dolore. La sensazione sparisce dopo alcuni minuti ma a volte la mia palla destra rimane indolenzita. Ho perfino preso dell’ibuprofene per diminuire il dolore, ho fatto un esame alla prostata quando accade e faccio delle autopalpazioni ai testicoli, ma non ho notato cambiamenti. Solitamente il mio orgasmo successivo è normale, e non ci sono dolori o sensibilità particolari. Come ho detto, tuttavia, questo avviene dopo intense sessioni con molta stimolazione prostatica. Anche se da tempo faccio questo genere di attività anali, mi sembra di averle perfezionate solo negli ultimi anni. Devo dire anche che le mie sessioni durano fino a due ore, e che rimango in erezione la maggior parte del tempo. Naturalmente non voglio farmi del male, e non credo che stia succedendo, ma sono preoccupato. È molto difficile smettere di fare una cosa che mi fa stare così incredibilmente bene. Sono un po’ a disagio a parlarne col mio urologo, perché mi tratta come se fossi un suo vecchio zio che vede di rado. Alla nostra prima visita, gli ho detto molto chiaramente che mio padre ha avuto il cancro alla prostata e che volevo veramente che si prendesse tutto il tempo necessario a fare esami e ad assicurarsi che io non avessi problemi. Gli ho detto anche che l’ultimo esame prescritto dal mio medico curante non è durato abbastanza da sembrarmi preciso e ho incoraggiato l’urologo a prendersi tutto il tempo necessario da quelle parti. Non l’ha fatto. Spero che tu possa aiutarmi.

–Pain Around Balls Concerning

“Non ho mai avuto un paziente che mi dicesse specificamente di volere che ‘mi prendessi il tempo necessario’ per un esame alla prostata”, dice la dottoressa Ashley Winter, urologa iscritta all’albo di Portland, nell’Oregon. “Ma in numerose occasioni ho avuto pazienti che mi hanno detto ‘wow, è stato un esame alla prostata molto più dettagliato di quello che mi ha fatto il mio medico di famiglia’. E generalmente quel commento vale come un ‘grazie’; come a dire ‘grazie della scrupolosità’”.

Per essere onesti fino in fondo, PABC, ho condiviso la tua lettera con la dottoressa Winter perché avevo immaginato che la tua richiesta – prenda tutto il tempo che le serve da quelle parti, dottore – potesse essere la ragione che aveva spinto il tuo dottore a fare un esame affrettato. Winter mi ha assicurato che si tratta di un’ipotesi improbabile.

“Capisco bene quanti vogliono che un dottore faccia un esame scrupoloso”, mi ha detto. “Un esame dettagliato mostra che il medico è effettivamente interessato a raccogliere informazioni sul paziente che vadano oltre i test di laboratorio e gli esami radiologici. Il paziente si sente ‘osservato’. O toccato. Insomma, ci siamo capiti”.

Ma così come un esame alla prostata che finisce presto non è la prova che un dottore pensi che un paziente sia un pervertito, un esame che finisce rapidamente non significa che un dottore non sia scrupoloso.

“Alcuni pazienti hanno una ‘prostata molto nascosta’, per esempio, ed è difficile sentire qualcosa a eccezione del vertice, o punta”, spiega Winter. “E le mie dita sono lunghe! In quei casi, praticherò probabilmente un breve dentro-fuori perché allungare i tempi mi costringerebbe semplicemente a massaggiare l’ano senza poter raccogliere informazioni specifiche”.

Non c’è niente di male nel massaggiare l’ano solo per il piacere di farlo, naturalmente, ma non è necessario frequentare una facoltà di medicina o farsi visitare da un dottore per farlo. Ma mentre ero al telefono con lei, ho chiesto nuovamente alla dottoressa Winter se alcune persone vanno dal medico proprio con quell’idea in testa.

“In alcuni casi estremamente rari i pazienti sono manipolatori o feticizzano i loro esami, ma è una cosa estremamente rara”, mi ha risposto. “E anche se non posso escludere la possibilità che l’urologo consultato da PABC sia rimasto ‘stranito’ dai suoi commenti, mi sembra più probabile che sia PABC a fare delle proiezioni sul suo dottore. Esiste molto senso di vergogna a proposito di quel tipo di ‘attività anale’ tra i pazienti, e quindi capisco bene perché questo accada” (è anche possibile che sia io la persona che sta proiettando le sue sensazioni qui, visto che sono io ad aver sollevato la questione).

Detto questo, anche se i pervertiti che si fanno visitare per piacere sono pochi, alcune persone si eccitano durante gli esami.

“Le risposte genitali involontarie – che si tratti di erezioni o secrezioni della prostata durante un esame rettale – sono normali e talvolta accadono”, mi ha detto Winter. “È compito di qualsiasi dottore rispettoso e con un rapporto sano con il sesso riconoscere che queste cose sono normali e passare oltre. Ma è un fatto rarissimo e quando accade il paziente è solitamente stressato e si scusa con insistenza per la cosa”. Quanto al tuo problema – indolenzimento intorno alla base del pene dopo una delle tue lunghe sessioni di masturbazione con attività anale – Winter ritiene che tu abbia bisogno di un esame di tipo diverso.

“Sembra che il suo problema siano spasmi ai muscoli del pavimento pelvico”, mi ha detto. “Le persone si tendono e contraggono i muscoli del bacino – i muscoli alla base del pene – nei periodi di prolungata stimolazione. Non sta facendo niente di male e non deve smettere di farlo. Ma forse potrebbe voler fare un bagno caldo dopo. E se la cosa è fastidiosa oppure peggiora, dovrebbe farsi prescrivere un esame del pavimento pelvico ed eventualmente una fisioterapia per il pavimento pelvico”.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Esiste una controversia di lunga data nella comunità degli adult baby-diaper lover (abdl) sugli effetti a lungo termine per le persone adulte che amano indossare e usare costantemente dei pannolini per bambini. Alcuni sostengono che gli adulti potrebbero cominciare a fare pipì a letto o diventare incontinenti a causa dell’uso continuo dei pannolini. Gli adepti abdl che sostengono di aver “disimparato a usare il vasino” sono vigorosamente denunciati come bugiardi da altri della loro comunità. Naturalmente non ci sono molti studi medici al riguardo (anzi, non ne esistono proprio), e chiederò al mio medico di famiglia. Tu riesci a capirci qualcosa?

–In Nappies Cancels Out Nocturia

Assolutamente no.

***

Sono un maschio etero di 74 anni. Non ho un problema da sottoporti. In realtà scrivo per condividere con te un’idea che potrebbe essere benefica per tutta la società. Ma, a differenza di te, non ho i mezzi necessari a diffondere la notizia. Grazie al successo del tuo progetto It gets better, sembri la persona ideale per renderla pubblica. La mia idea e la mia proposta per te è la seguente: una giornata internazionale del coming out, durante la quale si potrebbe rivelare il proprio orientamento sessuale ma non solo. Troverebbero spazio anche “segreti” a lungo nascosti, come infedeltà, cotte, il non essere più innamorati del proprio coniuge, o qualsiasi cosa una persona possa aver tenuto nascosta. Ho perfino un suggerimento sulla data in cui celebrare la giornata internazionale del coming out: il 4 marzo. Lo slogan sarebbe March forth on march fourth!. Che ne pensi?

– Movement About Really Changing Hearts

Esiste già un giorno nazionale del coming out (Ncod), MARCH, nel quale le persone queer non dichiarate di ogni luogo sono incoraggiate – se possono farlo senza rischi – a rivelarsi a familiari, amici, vicini, e colleghi. Il giorno del coming out non è una cosa nuova e si svolge ogni 11 ottobre dal 1988. E anche se apprezzo lo spirito della tua proposta – sputiamo fuori tutti quei vecchi segreti che ci teniamo dentro – non sono sicuro che tu abbia pensato fino in fondo alle conseguenze della cosa.

Se un giorno sputassimo fuori i nostri segreti – comprese relazioni extraconiugali, cotte e seconde famiglie segrete – il risultato somiglierebbe più che al giorno del coming out a La notte del giudizio. E siccome per la maggior parte delle persone far finire una storia o separarsi durante le feste è una crudeltà inutile ed evitabile, quelle che dovessero confessare le loro scappatelle, o di non essere più innamorate, durante una giornata internazionale del coming out, non sarebbero considerate come coraggiose voci della verità, MARCH, ma come delle stronze prive di tatto. Va bene scaricare qualcuno: le persone smettono di amarsi, oppure hanno delle scappatelle. Ma nessuno pensa che sia accettabile scaricare qualcuno – o condividere un segreto che costringe una persona a scaricarti – il giorno del ringraziamento, a Natale o a san Valentino. Perché poi la persona a cui hai spezzato il cuore finisce per ricordarsene ogni anno quando quella festività inevitabilmente si ripresenta. E quindi visto che non è giusto sputare fuori segreti terribili nei giorni festivi che già esistono, non sarebbe giusto sputarli fuori in un giorno dedicato a sputare fuori segreti terribili.

(Traduzione di Federico Ferrone)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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