25 ottobre 2015 14:56

Uno studio genetico colloca l’origine dei cani in Asia centrale. Sembra che il processo di domesticazione sia cominciato circa 15mila anni fa, in un’area tra Nepal e Mongolia. Da lì i discendenti dei lupi si sono diffusi nel resto dell’Asia e in tutto il mondo.

Uno studio, pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, ha considerato i dati genetici di 5.392 cani, compresi 549 randagi, che vivevano vicino ai villaggi e ai piccoli centri. Al contrario dei cani di razza pura, selezionati in modo artificiale, i cani randagi non sono stati studiati in modo sistematico, anche se sono presenti ovunque e in gran numero, e anche se conservano caratteristiche uniche. Laura Shannon e colleghi hanno scoperto che i cani dell’Asia orientale, del Vietnam, dell’India e dell’Asia sudoccidentale, per esempio dell’Afghanistan, mostrano caratteristiche del dna che fanno supporre una vicinanza al luogo della loro domesticazione. Le razze pure, in gran parte di origine europea e relativamente recenti, rappresentano solo una piccola parte del dna dei cani, ma sono molto diffuse.

Nella ricostruzione genealogica nei cinque continenti emerge che il dna europeo è molto comune nelle Americhe, in Oceania e in parte in Medio Oriente. È possibile trovare un’influenza europea anche in Africa, anche se sono presenti razze locali come il basenji, mentre in un paese, l’Egitto, sembra che siano presenti solo razze locali.

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