Massimiliano Latorre può restare in Italia altri tre mesi

I due fucilieri di marina italiani sono accusati di aver ucciso due pescatori in India. La corte suprema indiana ha deciso che Latorre può rimanere in Italia per ragioni di salute

Massimiliano Latorre potrà restare in Italia per altri tre mesi

La corte suprema indiana ha stabilito che Massimiliano Latorre potrà restare in Italia per altri tre mesi per motivi di salute. La seduta è stata breve perché il pubblico ministero ha consegnato alla corte una lettera da parte del governo indiano in cui si accettava la possibilità che il fuciliere di marina continuasse la sua convalescenza in Italia. L’avvocato della difesa, inoltre, ha presentato ai giudici una garanzia firmata dall’ambasciatore d’Italia in India Daniele Mancini in cui viene assicurato che si rispetterà la nuova scadenza fissata dalla corte per il rientro di Latorre.

La corte suprema indiana rinvia a mercoledì la decisione su Latorre

La corte suprema indiana ha rinviato a mercoledì 15 gennaio l’esame dell’istanza di proroga del permesso che ha consentito al fuciliere di marina Massimiliano Latorre di rientrare in Italia per motivi di salute. Il presidente del tribunale ha spiegato che è opportuno che della richiesta si occupino i magistrati di un’altra sezione perché lui ha espresso osservazioni sull’argomento in passato.

In attesa del pronunciamento di mercoledì i termini di scadenza del permesso concesso a Latorre sono sospesi. La Repubblica

La corte suprema indiana discuterà l’estensione del permesso per il fuciliere della marina

La corte suprema indiana ha accettato di discutere il 12 gennaio 2015 una nuova istanza presentata dall’Italia per un’estensione del permesso concesso al fuciliere della marina Massimiliano Latorre di curarsi in Italia per le conseguenze dell’ictus avuto a settembre. Corriere della Sera

L’India esamina la proposta italiana sulla vicenda dei due fucilieri di marina

L’India ha ammesso per la prima volta di “aver allo studio” una proposta italiana per la soluzione della vicenda dei due fucilieri di marina di Salvatore Latorre e Massimiliano Girone. Lo ha detto il ministro degli esteri indiano Sushma Swaraj. “La questione è attualmente all’esame della corte suprema dell’India. Mentre la proposta del governo italiano è attualmente all’esame del governo”, ha detto Swaraj in una lettera al parlamento. Askanews

L’Italia pronta a richiamare l’ambasciatore italiano a New Delhi

Il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni ha dichiarato che richiamerà l’ambasciatore italiano in India. L’Italia “si riserva tutti i passi necessari” nei confronti delle autorità indiane. “Di fronte a un atteggiamento così grave delle autorità indiane il governo si riserva i passi necessari a partire dall’urgente richiamo per consultazioni dell’ambasciatore italiano a New Delhi”, ha detto Gentiloni anche se “non si tratta di una rottura delle relazioni diplomatiche”.

La ministra della difesa Roberta Pinotti ha detto in un’audizione alla camera: “Siamo delusi e irritati per la decisone della corte suprema indiana sui due marò. Le nostre istanze erano di carattere umanitario e ci aspettavamo un risultato diverso”. Askanews

La ministra Pinotti respinge la decisione della corte indiana sui fucilieri di marina

La ministra della difesa italiana Roberta Pinotti respinge la decisione della corte suprema indiana di non concedere l’alleggerimento delle condizioni di libertà provvisoria ai due fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che ne avevano fatto richiesta.

Askanews

L’India respinge le richieste dei due fucilieri di marina italiani

La corte suprema indiana ha respinto la richiesta di attenuazione delle condizioni di libertà provvisoria per i due fucilieri di marina italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Latorre, che attualmente è in Italia, chiedeva un’estensione di quattro mesi della sua permanenza in Italia, Girone di poter rientrare nel paese per tre mesi. Ma per il tribunale indiano la richiesta non può essere accettata perché l’inchiesta sulla morte dei due pescatori “non è finita” e “i capi di accusa non sono stati ancora presentati”. Askanews

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