Parte l’operazione navale europea contro i trafficanti di migranti

I ministri degli esteri dell’Unione europea hanno approvato la prima fase di una missione militare di contrasto ai trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. Nel canale di Sicilia un migrante è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco, forse partiti da una motovedetta libica

Metà dei rifugiati di tutto il mondo viene da tre paesi

Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), il 53 per cento dei 14 milioni di rifugiati di tutto il mondo (esclusi i richiedenti asilo) viene da tre paesi: Somalia, Siria e Afghanistan. Il 41 per cento di loro è stato accolto in cinque paesi: Turchia, Pakistan, Etiopia, Iran e Libano.

Cosa succederà durante la prima fase della missione navale europea

I ministri degli esteri europei hanno approvato la prima fase della missione navale contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. Si prevedono uno scambio di informazioni d’intelligence e più controlli. Per la caccia attiva dei trafficanti si dovrà aspettare l’Onu. Leggi

Spari contro un gommone di migranti un morto e un ferito

Un uomo a bordo di un gommone diretto in Italia è stato ucciso dai colpi d’arma da fuoco sparati, sembra, da una motovedetta libica. Un altro migrante è rimasto ferito in modo grave ed è stato portato in elicottero alla guardia medica di Lampedusa.

Sull’episodio, accaduto di fronte alle coste del Nordafrica, indaga la procura di Agrigento, che ha aperto un’indagine contro ignoti per omicidio e tentato omicidio. Proprio oggi, i ministri degli esteri dell’Unione europea hanno lanciato la prima fase dell’operazione navale di lotta ai trafficanti di migranti nel Mediterraneo.

L’Europa lancia l’operazione navale contro i trafficanti di migranti nel Mediterraneo

I ministri degli esteri dell’Unione europea hanno lanciato oggi la prima fase dell’operazione navale per la lotta ai trafficanti di migranti nel Mediterraneo. L’operazione inizialmente sarà limitata a un rafforzamento della sorveglianza.

Il dispiegamento di navi, sottomarini, aerei da ricognizione e droni europei per rafforzare i controlli alle coste e raccogliere informazioni di intelligence sui trafficanti avverrà entro una settimana, stando a quanto riferito da funzionari dell’Unione europea.

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