Borse

Donald Trump minaccia dazi del 50 per cento sui prodotti europei dal 1 giugno

Il 23 maggio il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato dazi doganali del 50 per cento sui prodotti importati dall’Unione europea a partire dal 1 giugno, affermando che i negoziati in corso “non portano a niente”. Leggi

Trump sospende l’offensiva commerciale globale, ma impone alla Cina dazi del 125 per cento

Il 9 aprile il presidente statunitense Donald Trump ha sospeso i dazi doganali aggiuntivi nei confronti di decine di paesi, ma ha aumentato quelli imposti alla Cina, portandoli al 125 per cento. Leggi

Entrano in vigore i dazi imposti da Trump a sessanta paesi, con la Cina al 104 per cento

Il 9 aprile sono entrati in vigore i dazi doganali imposti dal presidente statunitense Donald Trump a decine di paesi, tra cui spiccano quelli astronomici del 104 per cento imposti alla Cina. Leggi

Crollo storico delle borse asiatiche, mentre quelle europee aprono in caduta libera

Il 7 aprile un’ondata di panico ha colpito i mercati finanziari mondiali: l’inflessibilità di Donald Trump sui dazi doganali ha causato un crollo storico delle borse asiatiche, mentre quelle europee hanno aperto in caduta libera. Leggi

La Cina risponde ai dazi di Donald Trump, crollano le borse in Europa

Il 4 aprile la Cina ha risposto con fermezza all’offensiva commerciale lanciata dal presidente statunitense Donald Trump, imponendo a sua volta dazi doganali del 34 per cento su tutti i prodotti importati dagli Stati Uniti. Leggi

L’intelligenza artificiale a basso costo della cinese DeepSeek scuote la Silicon Valley

Il successo della DeepSeek, la rivale cinese di ChatGpt, con risorse limitate rispetto ai giganti statunitensi dell’intelligenza artificiale generativa, ha scosso il 27 gennaio la Silicon Valley e gli indici di borsa a Wall street. Leggi

Le borse europee aprono in rialzo dopo che Trump ha rivendicato la vittoria

Le principali borse europee hanno aperto in rialzo il 6 novembre di fronte alla prospettiva di un ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, che ha rivendicato la vittoria nelle presidenziali. Leggi

L’economia cinese rallenta meno del previsto.
L’economia cinese rallenta meno del previsto. Nel terzo trimestre del 2015 il pil del paese asiatico è cresciuto del 6,9 per cento. È il dato peggiore dal primo trimestre del 2009, ma è comunque meglio delle aspettative degli analisti che avevano previsto un +6,8 per cento. I dati hanno influito sulle aperture positive delle borse europee.
Le borse di Shanghai e Tokyo limitano i danni in chiusura.
Le borse di Shanghai e Tokyo limitano i danni in chiusura. I dati negativi sull’andamento del settore industriale cinese hanno fatto segnare perdite significative ai mercati asiatici, che però hanno recuperato nel finale. In particolare, il listino di Shanghai ha chiuso a -0,60, dopo un crollo del 4,35 per cento all’avvio delle contrattazioni.
Le borse in forte rialzo grazie al pil statunitense.
Le borse in forte rialzo grazie al pil statunitense. Il buon andamento di Wall street e l’accelerazione del prodotto interno lordo, salito nel secondo trimestre oltre le attese, hanno trascinato i mercati europei. Gli acquisti sono tornati anche sulle piazze asiatiche con Shanghai che, dopo cinque sedute negative consecutive, è salita del 5,3 per cento.
Le borse europee hanno chiuso in forte rialzo grazie al pil statunitense

Il buon andamento di Wall street e l’accelerazione del pil statunitense, salito nel secondo trimestre oltre le attese, hanno favorito una chiusura in forte rialzo per le borse europee. Leggi

La Cina ha tagliato i tassi e le borse europee si riprendono.
La Cina ha tagliato i tassi e le borse europee si riprendono. La banca centrale cinese ha annunciato un taglio di un quarto di punto per rilanciare l’economia, alle prese con un crollo dei mercati azionari. La decisione di Pechino ha contribuito al rimbalzo dei mercati europei e di Wall street, all’indomani di un lunedì che aveva visto crolli fino all’8 per cento dall’Asia agli Stati Uniti. La borsa di Atene ha chiuso in rialzo del 9,3 per cento, Milano del 5,8.
Il crollo di Shanghai trascina le borse europee e Wall street
Il crollo di Shanghai trascina le borse europee e Wall street. Dopo una pessima chiusura della borsa cinese (-8,4 per cento), i mercati europei hanno vissuto la loro peggiore giornata dal 2011. Milano ha perso il 5,96 per cento e Atene ha chiuso con un ribasso del 10,5 per cento. Male anche New York, con l’indice Dow Jones arrivato a cedere mille punti nei primi minuti di scambi per poi recuperare gradualmente.
Il crollo di Shanghai trascina le borse europee e Wall street
Il crollo di Shanghai trascina le borse europee e Wall street. Dopo la drammatica chiusura della borsa cinese (-8,4 per cento), i mercati europei hanno vissuto la loro peggiore giornata dal 2011. Piazza Affari è arrivata a perdere oltre sette punti, Atene ha chiuso a -10,5 per cento. A New York l’indice Dow Jones ha perso più di mille punti nei primi minuti di contrattazione.
Borse europee a picco dopo il crollo di Shanghai

L’Europa sta vivendo la sua peggiore seduta borsistica dal 2011. I timori per l’economia cinese e il crollo delle materie prime hanno scatenato una fuga degli investitori in tutti i mercati europei. Nella giornata del crollo di Shanghai, la borsa di Milano – seconda per perdite solo ad Atene – ha già lasciato sul terreno oltre sette punti percentuali, con una serie di sospensioni che hanno toccato a rotazione tutti i titoli principali. Leggi

Crolla la borsa di Shanghai
Crolla la borsa di Shanghai. Il mercato azionario cinese ha perso l’8,7 per cento. Pesano i timori sull’economia del paese che ha rallentato la sua crescita e la banca centrale nei prossimi giorni potrebbe erogare nuova liquidità. Il calo cinese ha trascinato anche le borse europee: l’indice principale di piazza Affari a metà giornata ha già perso più del 4 per cento.
Ripartono le trattative tra la Grecia e i creditori.
Ripartono le trattative tra la Grecia e i creditori. I rappresentanti dei creditori internazionali sono arrivati ad Atene e hanno ripreso il dialogo con il governo sulle riforme, che dovrebbero sbloccare il prestito da 86 miliardi di euro. La borsa di Atene è ancora chiusa, in attesa di un decreto del ministero delle finanze. Resta in vigore il controllo sui capitali.
La borsa cinese ha perso più dell’8 per cento.
La borsa cinese ha perso più dell’8 per cento. È il peggior risultato degli ultimi otto anni ed è stato registrato alla chiusura della giornata a Shanghai, dopo una forte ondata di vendite. Spaventate dal crollo dei listini cinesi, Milano e le altre borse europee hanno chiuso in netto ribasso: l’indice Ftse Mib ha finito la giornata in calo del 2,97 per cento, la media degli altri listini è stata del -2,3 per cento.
Chi si assume i rischi del mercato azionario cinese

Il divieto di vendere azioni a chiunque possieda più del 5 per cento di un titolo, la promessa di immissione di liquidità da parte della Banca popolare cinese e l’invito alle aziende di stato a continuare a comprare azioni sono la prova evidente che il governo (o il Partito, che in Cina quasi coincidono) non ha alcuna intenzione di lasciare che “il mercato si autoregoli”. Leggi

La tempesta che ha travolto la borsa di Shanghai

Mentre in Europa l’unione monetaria rischia di essere travolta dai debiti della Grecia, dall’altra parte del mondo, in Cina, è esplosa una tempesta finanziaria di dimensioni ben più grandi che alcuni osservatori non esitano a paragonare al crollo di Wall street del 1929.  Leggi

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