Dopo diciotto mesi di guerra civile, in Sudan gli stupri, anche di gruppo, sono ormai un fenomeno generalizzato, afferma un rapporto d’inchiesta delle Nazioni Unite pubblicato il 29 ottobre, che punta il dito in particolare contro i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf).

“La diffusione delle violenze sessuali è sconvolgente”, ha affermato Mohamed Chande Othman, responsabile della missione d’inchiesta istituita alla fine del 2023 dal consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Secondo il rapporto, neanche i bambini sono al riparo dalle violenze sessuali, mentre sono stati documentati molti casi di donne e ragazze rapite e ridotte in schiavitù.

“Nessun posto è sicuro in Sudan”, ha dichiarato Othman.

“Le Rsf sono responsabili di violenze sessuali su larga scala nelle aree sotto il loro controllo”, si legge nel rapporto.

“La stragrande maggioranza dei casi di stupro e di violenza sessuale documentati dalla missione è stata commessa dalle Rsf e, nella regione del Darfur, dalle milizie janjawid, legate alle Rsf”, prosegue il documento.

Tuttavia, il rapporto cita anche casi che coinvolgono l’esercito e i servizi di sicurezza militari.

In un primo rapporto pubblicato a settembre, la missione d’inchiesta delle Nazioni Unite aveva chiesto l’invio in Sudan di una forza indipendente per proteggere i civili.

Dall’aprile 2023 il Sudan è insanguinato da una guerra civile tra l’esercito guidato da Abdel Fattah al Burhan, capo della giunta militare al potere, e le Rsf che fanno capo al generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto Hemetti.

Entrambe le parti sono accusate di crimini di guerra per aver deliberatamente preso di mira i civili e bloccato gli aiuti umanitari.

“Le sofferenze della popolazione aumentano di giorno in giorno, con venticinque milioni di persone che hanno bisogno di aiuti urgenti”, ha affermato il 28 ottobre il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.

“La fame, le malattie e le violenze etniche sono sempre più diffuse, soprattutto nel Darfur”, ha aggiunto.

Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), gli sfollati sono più di undici milioni, di cui quasi tre milioni sono fuggiti nei paesi vicini.