13 ottobre 2021 13:01

In Mali l’accesso all’istruzione e al lavoro per le donne è complicato a causa delle tradizioni patriarcali ancora molto diffuse nel paese. La metà delle ragazze si sposa prima dei 18 anni e solo il 37 per cento frequenta la scuola secondaria. La guerra scoppiata nel 2012 le ha esposte ad abusi e violenze, e le più giovani sono spinte a emigrare dalle zone rurali verso la capitale, Bamako, dove lavorano come collaboratrici domestiche. Con il rischio di essere attirate in reti criminali.

Ma c’è chi resiste. L’associazione Addad, per esempio, tutela i diritti di queste lavoratrici provenienti dalle campagne, aiutandole a mantenere i contatti con le famiglie. La fotografa Kani, invece, usa l’arte per denunciare il maschilismo della società in cui è cresciuta.

Il reportage video di Davide Lemmi, Marco Simoncelli e Ugo Lucio Borga.