20 maggio 2015 15:23

Dal 2012 il Perù ha superato la Colombia come maggior produttore mondiale di coca: almeno 305 tonnellate all’anno. Il 60 per cento proviene dalle valli dei fiumi Apurímac, Ene e Mantaro e un terzo viene recapitato ai narcotrafficanti a piedi, zaino in spalla, da trasportatori indigeni, i mochileros (da mochila, zaino). I mochileros soprattutto indios quechua o ashaninka, spesso orfani e senza istruzione.

In Perù un agricoltore guadagna meno di dieci dollari al giorno mentre il trasporto di droga frutta tra i 150 e i 400 dollari a viaggio, a seconda del peso portato: un carico di undici chili vale in Perù circa 3.500 dollari, mentre negli Stati Uniti può essere venduto a 250mila dollari. Il viaggio per la consegna ai narcos è pieno di pericoli: bande criminali, polizia corrotta, gruppi di trasportatori rivali e incidenti causano decine di vittime all’anno.

Le foto sono state scattate da Rodrigo Abd, fotoreporter dell’Ap, a La Mar, nella provincia di Ayacucho, in Perù, tra il 13 e il 16 marzo 2015.

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