18 novembre 2016 17:23

C’erano una volta, nell’antica Romania, un imperatore e un’imperatrice che non potevano avere figli. La coppia decise di contattare un vecchio saggio per farsi aiutare. L’uomo gli diede delle erbe con cui avrebbero potuto esaudire il loro desiderio, ma c’era un problema: il loro figlio sarebbe stato bello e amabile, però non sarebbe vissuto a lungo.

Il bambino era nato, ma non smetteva mai di piangere, finché un giorno l’imperatore sussurrò al suo orecchio che gli avrebbe regalato una gioventù senza età e una vita senza la morte.

Da questa storia, che fa parte della tradizione romena, nasce il progetto fotografico di Laura Pannack, Youth without age, life without death: chapter 1, un racconto sul tempo, il viaggio, la vita e la morte.

Ambientato nei paesaggi della Romania e realizzato nell’arco di quattro anni, il lavoro di Pannack costruisce un mondo poetico in cui si incontrano realtà e fantasia, e in cui appaiono delle simbologie che permettono allo spettatore di immergersi completamente nella storia.

Youth without age, life without death: chapter 1 è il primo capitolo di un ampio progetto che Pannack proseguirà nelle altre regioni dei Balcani e che di volta in volta prenderà spunto da un racconto locale.

Il lavoro di Pannack è esposto alla galleria Francesca Maffeo di Leigh on Sea, nel Regno Unito, fino al 23 dicembre 2016.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it