20 giugno 2015 13:03

Migranti. Si celebra la giornata mondiale del rifugiato e il commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, António Guterres ha denunciato la “totale incapacità da parte della comunità internazionale” di lavorare insieme per fermare le guerre. Secondo l’ultimo rapporto dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unchr), nel mondo ci sono ormai quasi 60 milioni di migranti forzati e più della metà sono bambini.

Danimarca. Sono cominciate le consultazioni per la formazione di un nuovo governo, dopo le elezioni del 18 giugno che hanno visto la vittoria del blocco conservatore guidato dall’ex premier Lars Løkke Rasmussen, grazie al sorprendente risultato della destra xenofoba del Partito del popolo danese.

Stati Uniti. Diverse centinaia di persone si sono date appuntamento a Charleston in South Carolina, per ricordare le nove vittime della sparatoria del 17 giugno dentro la chiesa metodista di Calhoun street. Incontrando i sindaci statunitensi a San Francisco, il presidente Barack Obama ha fatto un duro intervento a favore dell’inasprimento delle leggi sul possesso di armi da fuoco, attaccando il congresso.

Yemen. Gli aerei da guerra sauditi hanno ripreso dall’alba gli attacchi sulla città yemenita di Aden, controllata dai ribelli sciiti houthi, all’indomani del fallimento dei colloqui di pace a Ginevra. Secondo fonti governative, almeno 15 raid hanno colpito le vie d’accesso settentrionale, occidentale e orientale alla città portuale.

Italia. In piazza San Giovanni a Roma, nel pomeriggio si tiene la seconda edizione del Family day. Alla mobilitazione nazionale, organizzata dal comitato “Difendiamo in nostri figli”, hanno aderito associazioni come “Sì alla famiglia”, “La Manif pour tous -Italia”, “Voglio la mamma”, “Sentinelle in piedi”.

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