26 maggio 2015 13:18

Emmanuel Todd, Qui est Charlie?
Seuil, 243 pagine, 18 euro

Cosa ha spinto l’11 gennaio 2015 qualcosa come il 10 per cento dei cittadini francesi a scendere in piazza a Parigi e in molte altre città? Certamente è stato l’orrore per i massacri compiuti nella redazione di Charlie Hebdo e al supermercato Hypercacher. Ma forse, a un livello più profondo, anche qualcosa di diverso e meno nobile.

È questa l’opinione di Emmanuel Todd, storico celebre per aver previsto, tra l’altro, la fine dell’Unione Sovietica. Studiando la partecipazione alle marce repubblicane, Todd rileva che è stata maggiore nelle città della Francia egemonizzate dalla classe media, e che a esse hanno dato un contributo fondamentale le zone caratterizzate da una certa tradizione cattolica, per quanto ormai estinta. Ceti medio-alti e cittadini di origine cattolica formano, secondo Todd, un blocco sociale che, lungi dall’essere erede del repubblicanesimo egualitario della tradizione illuminista e rivoluzionaria, ne incarna oggi una versione perversa, che mira a mantenere i privilegi del venti per cento più ricco della Francia escludendo giovani e immigrati.

Questo blocco, coltivando l’islamofobia, rischia di congiungersi pericolosamente con i francesi meno istruiti che votano per il Front national. Talvolta troppo deterministico, ma spesso stimolante e rivelatore, questo libro prova a raccontare in modo non conformista cosa sta succedendo in Francia e, più in generale, in Europa.

Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2015 a pagina 88 di Internazionale, con il titolo “Più libertà e meno uguaglianza”. Compra questo numero | Abbonati

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