07 giugno 2012 00:00

**Peter Cameron, Coral Glynn

**Adelphi, 212 pagine, 18 euro

Peter Cameron, che vive a New York da anni, confeziona best seller con grande abilità richiamandosi a lontani maestri del romanzo inglese, anzitutto gotici: le Bronte e giù giù le Du Maurier ma anche i Maugham e i Greene, con i loro giochi dell’amore e del caso (o con gli imprevisti portati dalla storia) e anche, è bene dirlo, i facitori di romantici best seller leggermente impegnati e molto datati degli anni trenta-quaranta, alla James Hilton (Prigionieri del passato, che nessuno più legge). Insomma, sa piacere riportando una tradizione nell’oggi, condita con buone dosi di bizzarria psicologica e sessuale e con una scrittura rapida, oggettiva, avvolgente.

Le combinazioni non sono sempre attendibili, ma ciò non toglie che sappia scrivere e costruire e che la lettura di Coral Glynn come del precedente Un giorno questo dolore ti sarà utile, sia trascinante e piacevole. Spogliati del messaggio e del buonismo dominanti nei “romanzi per signora” di ieri e di oggi, i suoi libri ci mettono a confronto con gli imprevisti dell’esistenza (Hardy: “Le piccole ironie della vita”, ma anche le grandi) e con personaggi che sembrano e non sono comuni, nevrotici a iosa in epoche abbastanza lontane da rendere plausibile l’insolito. Coral Glynn si legge d’un fiato, diverte e intriga, Cameron sa sedurre i lettori bisognosi di storie anche senza convincerli.

Internazionale, numero 952, 8 giugno 2012

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