04 aprile 2024 09:22

Era inevitabile. Nel clima da guerra fredda tra Stati Uniti e Cina che coinvolge tutti i settori, è arrivato anche il turno delle piattaforme di streaming a causa di una serie di successo prodotta da Netflix.

Il sito dell’esercito popolare di liberazione cinese ha lanciato un attacco contro “l’egemonia culturale” statunitense, mentre online i nazionalisti hanno denunciato l’inganno del nemico storico.

Il motivo dello scontro? L’adattamento di un celebre romanzo di fantascienza cinese, Il problema dei tre corpi, su Netflix da pochi giorni e già in testa alle classifiche delle serie più viste. Netflix ha comprato i diritti del romanzo, incaricando gli sceneggiatori di Il trono di spade di trasformarlo in un prodotto di impatto globale.

Ma è qui che sono cominciati i problemi e che l’orgoglio cinese è stato ferito. Netflix, infatti, ha reso la trama meno cinese e più occidentale. Per l’esercito popolare “è chiaro che dopo aver fatto man bassa dei diritti dell’opera con la loro strapotenza, gli Stati Uniti hanno voluto trasformare tutto con l’obiettivo di intaccare la reputazione della Cina moderna”. Fine della citazione. Parole dure, evidentemente.

Senza anticipare troppo la trama, cerchiamo di capire cos’è successo. Nel romanzo una cinese il cui padre è stato ucciso durante la rivoluzione culturale lavora in una stazione costruita per captare i messaggi di possibili civiltà extraterrestri. Quando ne intercetta uno, per vendicarsi invita sulla terra i potenziali invasori, promettendogli il suo aiuto.

Questa parte è presente anche nella serie di Netflix. Ma se nel romanzo è la Cina moderna a organizzare la difesa della Terra, gli sceneggiatori statunitensi hanno spostato il centro della storia a Oxford, in Inghilterra. Della Cina, dunque, restano solo il periodo dispotico e il personaggio della traditrice che si schiera con il nemico.

È abbastanza per concludere che la serie sia anticinese? In realtà non è così semplice. Netflix aveva bisogno di rendere la storia più universale rispetto al romanzo per coinvolgere un pubblico più ampio. Nel contesto attuale dominato dal politically correct, i personaggi principali hanno varie origini, con una giovane cinese che vive in occidente come eroina. Ma secondo Pechino tutto questo costituisce una denigrazione della Cina.

Cosa ci insegna questa polemica? Prima di tutto che la sfiducia tra le due superpotenze è tale che ogni cosa diventa oggetto di rivalità e conflitto, perfino una serie di Netflix.

Ma soprattutto la vicenda evidenzia una grande debolezza cinese: l’incapacità di creare un soft power, come sanno invece fare a meraviglia gli statunitensi. Il problema dei tre corpi è la principale opera cinese degli ultimi anni nel campo della cultura, apprezzata da tutti gli appassionati di fantascienza e incensata anche da Barack Obama.

I diritti per l’adattamento erano stati ceduti anche in Cina. Ma alla fine ha vinto Netflix, che grazie alla sua potenza ha imposto la propria serie a scapito del gigante tecnologico cinese Tencent, che ha realizzato una sua versione sottoposta alla censura. Un boccone difficile da ingoiare per Pechino. Questo spiega la violenza dei commenti contro “l’imperialismo americano”.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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