25 marzo 2017 13:20

Sono state identificate le aree del cervello che permettono alle persone di orientarsi, pianificare il viaggio, scegliere la strada da percorrere, fare una deviazione, arrivare alla meta. Nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, è stato chiesto ai volontari di impratichirsi di un quartiere di Londra, Soho. La zona è stata scelta perché ha un fitto reticolo di strade, molti pub, ristoranti e punti di riferimento. I volontari studiavano la mappa e guardavano i video delle strade di Soho, con una visuale in prima persona, come in Street view. In seguito, gli veniva chiesto di spostarsi tra due punti, navigando virtualmente nel quartiere. Durante questa fase, i ricercatori osservavano il cervello tramite la tecnica fMri, visualizzando le aree più attive.

Secondo Hugo Spiers e colleghi, durante la navigazione si attivava una parte posteriore dell’ippocampo, deputata in particolare all’analisi dei possibili itinerari disponibili per raggiungere la meta. Si attivava anche una parte anteriore dell’ippocampo, più legata alla strada in cui si trovava virtualmente il volontario. In qualche caso i ricercatori costringevano i volontari a una deviazione: più era complessa, più si attivava una parte della corteccia prefrontale. In tutti i casi l’attivazione del cervello era maggiore quando i volontari dovevano scegliere da sé l’itinerario. Se a ogni bivio gli veniva indicato la direzione da prendere, come avviene con i navigatori satellitari, l’attività del cervello era più bassa. Secondo i ricercatori, lo studio potrebbe aiutare a capire come il cervello pianifica e simula una situazione futura.

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