Stringer, Afp

In base a una lettera visionata dall’Afp, la Somalia ha chiesto alle Nazioni Unite di rinviare la prevista riduzione delle truppe dell’Unione africana. La richiesta è motivata da alcune “battute d’arresto significative” subite nella lotta contro il gruppo jihadista Al Shabaab.

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Somalia, Hussein Sheikh Ali, ha chiesto di rinviare di novanta giorni la seconda fase del ritiro, che prevede la partenza di tremila soldati della missione dell’Unione africana Atmis entro la fine di settembre.

Le risoluzioni delle Nazioni Unite prevedono che il contingente della missione Atmis sia azzerato entro la fine del 2024, affidando la gestione della sicurezza nel paese solo all’esercito e alla polizia nazionali.

Le truppe dell’Unione africana furono schierate nel paese per la prima volta nel 2007, con un mandato di sei mesi.

Nell’agosto del 2022 l’esercito somalo, con il supporto di alcune milizie locali, ha lanciato una grande offensiva contro il gruppo Al Shabaab, legato ad Al Qaeda. L’operazione era sostenuta dalla missione dell’Unione africana e dall’aviazione statunitense.

Al Shabaab conduce da più di quindici anni una sanguinosa insurrezione per rovesciare il fragile governo di Mogadiscio, sostenuto dalla comunità internazionale.

Il presidente Hassan Sheikh Mohamud si è insediato nel maggio del 2022 promettendo una “guerra totale” contro il gruppo jihadista, che ha abbandonato Mogadiscio nel 2011 ma continua a controllare ampie zone del paese.

Difficoltà nella regione di Galgudud

Nella lettera il governo afferma di aver liberato città, villaggi e strade essenziali per i rifornimenti, ma di aver subìto “battute d’arresto significative” dalla fine di agosto, soprattutto nella regione centrale di Galgudud. I miliziani jihadisti hanno anche riconquistato alcune località.

“Il rinvio”, si legge nella lettera, “non pregiudicherebbe il ritiro completo dell’Atmis entro la fine del 2024”.

La lettera, datata 19 settembre, è indirizzata all’albanese Ferit Hoxha, attuale presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

La prima fase del ritiro dell’Atmis si è conclusa il 30 giugno, con la partenza di duemila soldati.

L’Atmis è stata istituita nell’aprile del 2022 e ha un mandato più offensivo rispetto alla precedente missione Amisom.

Prima della riduzione delle truppe, l’Atimis era composta da circa ventimila soldati provenienti da Burundi, Gibuti, Etiopia, Kenya e Uganda.