Il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente russo Vladimir Putin, settembre 2023. (Str, Kcna Via Kns)

La Corea del Sud, il Giappone e gli Stati Uniti “condannano fermamente” le forniture di armi nordcoreane alla Russia, in base a una dichiarazione congiunta emessa il 26 ottobre, in cui si afferma che Pyongyang ha già effettuato “alcune consegne”.

Russia e Corea del Nord sono entrambe sottoposte a sanzioni internazionali, Mosca per l’invasione dell’Ucraina e Pyongyang per i test di armi nucleari.

Il vertice tra i leader dei due paesi, Vladimir Putin e Kim Jong-un, che si è tenuto a settembre nell’estremo oriente russo, ha alimentato i timori occidentali che Pyongyang possa fornire a Mosca armi per la guerra in Ucraina.

“Condanniamo fermamente le forniture di equipaggiamenti militari e munizioni da parte della Repubblica Popolare Democratica di Corea (Rpdc) alla Federazione Russa, da usare contro il governo e la popolazione dell’Ucraina”, si legge nella dichiarazione.

“Queste forniture, di cui possiamo confermare l’esistenza, aumenteranno in modo significativo il bilancio umano della guerra di aggressione russa”.

Le risoluzioni delle Nazioni Unite

Durante la sua recente visita in Russia, Kim ha affermato che il riavvicinamento con Mosca è una “priorità assoluta” del suo paese.

Secondo Washington, Pyongyang potrebbe ottenere in cambio assistenza militare in vari settori, tra cui quello delle tecnologie satellitari.

La Corea del Nord, che a settembre ha inserito lo status di potenza nucleare nella costituzione, non è riuscita per due volte quest’anno a mettere in orbita un satellite spia.

“Ricordiamo che i trasferimenti di armi che coinvolgono la Rpdc violano un buon numero di risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, approvate anche dalla Russia”, si legge nella dichiarazione.

“Siamo molto preoccupati per il possibile trasferimento alla Rpdc di tecnologie legate al nucleare o ai missili balistici”.

In agosto i leader di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno partecipato a un vertice a Camp David, vicino a Washington.

Hanno deciso di condurre esercitazioni militari congiunte, di condividere tutte le informazioni disponibili sulla Corea del Nord e di tenere vertici annuali.

Kim ha descritto quest’alleanza come la “più grande minaccia” per il suo paese.