Il ministro degli esteri dimissionario Francisco Bustillo. (Evaristo Sa, Afp)

Il ministro degli esteri uruguaiano Francisco Bustillo si è dimesso il 1 novembre dopo la pubblicazione di alcune registrazioni audio che riguardano il rilascio di un passaporto a un narcotrafficante di primo piano, Sebastián Marset.

“Le cose sono molto diverse da come sono state presentate, ma per una questione di opportunità ho deciso di dimettermi”, ha affermato Bustillo in un comunicato.

Secondo fonti del ministero degli esteri, Bustillo ha annunciato le sue dimissioni in una telefonata al presidente Luis Lacalle Pou, che si trova attualmente negli Stati Uniti.

Poche ore prima l’ex viceministra degli esteri Carolina Ache aveva testimoniato nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità avvenute nel rilascio di un passaporto uruguaiano a Marset nel novembre 2021.

Marset, attualmente latitante, aveva chiesto il passaporto nell’ottobre 2021 e l’aveva ottenuto a novembre, in un momento in cui era detenuto negli Emirati Arabi Uniti per aver cercato di lasciare il paese con un falso passaporto paraguaiano.

Marset è ricercato per narcotraffico in quattro paesi: Uruguay, Paraguay, Brasile e Stati Uniti. È considerato uno dei più potenti narcotrafficanti della regione del Cono sud, responsabile del passaggio di carichi di cocaina attraverso l’Uruguay.

“Pericoloso narcotrafficante”

Lasciando l’ufficio del procuratore il 1 novembre, Ache ha dichiarato alla stampa di aver collaborato all’inchiesta “in modo che sia fatta piena luce sulla vicenda”.

Ache si era dimessa il 19 dicembre 2022 dopo la diffusione di uno scambio su Whatsapp, risalente al 3 novembre 2021, in cui il viceministro dell’interno, Guillermo Maciel, definiva Marset “un pericoloso narcotrafficante”.

Lo scambio tra Ache e Maciel contraddice Bustillo, che il 22 agosto 2022 aveva affermato al senato: “Nel novembre 2021 nessuno di noi sapeva chi fosse Marset”.

Il 1 novembre le conversazioni telefoniche e i messaggi in chat di Ache sono stati pubblicati da vari mezzi d’informazione locali.

“Liberati del tuo telefono”, consigliava Bustillo ad Ache il 14 novembre 2022 nel corso di una conversazione telefonica.

Bustillo, che sostiene di non aver commesso irregolarità nel rilascio del passaporto a Marset, dovrà testimoniare il 3 novembre davanti alla procura della repubblica.