Le operazioni di voto a Columbus, nell’Ohio, il 7 novembre 2023. (Megan Jelinger, Afp)

Secondo le proiezioni dei mezzi d’informazione, il 7 novembre gli elettori dell’Ohio, negli Stati Uniti, hanno approvato l’inclusione del diritto all’aborto nella costituzione dello stato. La vittoria dei sostenitori del diritto all’aborto è molto importante anche per il Partito democratico e il presidente Joe Biden, a un anno dalle elezioni presidenziali.

A dimostrazione dell’importanza del tema, che potrebbe avere un peso rilevante nella campagna elettorale del 2024, il governatore democratico del Kentucky, Andy Beshear, è stato rieletto il 7 novembre dopo aver fatto del diritto all’aborto uno dei suoi cavalli di battaglia.

In Ohio il “sì” all’emendamento costituzionale ha prevalso con il 55 per cento dei voti, secondo una proiezione del New York Times.

Un’esplosione di gioia ha accolto i risultati del voto nel quartier generale della coalizione pro-aborto a Columbus, la capitale di questo stato del midwest controllato dal Partito repubblicano.

“Sono senza parole”, ha detto all’Afp Summer McLain, 27 anni, visibilmente commossa.

La coalizione antiabortista Protect women Ohio si è invece detta “delusa” dai risultati.

“La democrazia ha vinto e i trumpiani hanno perso”, ha affermato il presidente Joe Biden sul social network X. “Ora lavoriamo tutti insieme per vincere nel 2024”.

Divieti troppo radicali

L’Ohio è solo l’ultimo di una serie di stati, sia progressisti sia conservatori, che hanno votato a favore del diritto all’aborto, con grande sorpresa dei repubblicani, dopo che nel giugno 2022 la corte suprema aveva revocato la tutela federale.

Da allora il diritto all’aborto è tornato a essere competenza dei singoli stati. Alcuni l’hanno limitato o vietato, mentre altri l’hanno rafforzato.

La popolazione statunitense è divisa sulla questione. Ma anche tra i cittadini che non s’identificano come progressisti, molti considerano i divieti imposti da alcuni stati troppo radicali.

In Ohio un tentativo del Partito repubblicano di bloccare il referendum è fallito ad agosto.

I sostenitori del diritto all’aborto hanno raccolto centinaia di migliaia di firme per sottoporre l’emendamento costituzionale agli elettori.

Nelle settimane che hanno preceduto il voto i due schieramenti hanno condotto una campagna incessante, spendendo milioni di dollari, moltiplicando gli spot in tv e inviando migliaia di volontari porta a porta.

Il battito cardiaco del feto

In seguito alla sentenza della corte suprema, l’Ohio ha approvato una legge che vieta la maggior parte degli aborti, anche in caso di stupro o incesto, dal momento in cui può essere rilevato il battito cardiaco del feto. Questo avviene intorno alla sesta settimana di gravidanza, spesso prima che una donna sappia di essere incinta.

La legge è sospesa a causa di un ricorso giuridico. Attualmente, quindi, in Ohio si può abortire fino alla ventiduesima settimana di gravidanza.

L’emendamento approvato il 7 novembre stabilisce che ogni persona “ha il diritto di prendere le proprie decisioni riguardo all’aborto, alla contraccezione e ai trattamenti di fertilità”.

Il governatore repubblicano Mike DeWine aveva sostenuto prima del voto che l’emendamento avrebbe aperto la porta all’aborto in qualsiasi momento della gravidanza e alla possibilità per le minorenni di praticarlo senza il consenso dei genitori. I sostenitori dell’emendamento avevano smentito categoricamente questa affermazione.

Gli elettori dell’Ohio hanno anche approvato la legalizzazione della cannabis, secondo le proiezioni dei mezzi d’informazione.