Ed Jones, Afp

L’aumento dei casi di malattie respiratorie in Cina ha spinto l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a presentare una richiesta d’informazioni alle autorità e a invitare la popolazione alla cautela.

Le preoccupazioni dell’Oms arrivano quasi quattro anni dopo la comparsa in Cina di una “polmonite di origine sconosciuta”, che in seguito prese il nome di covid-19. All’epoca l’Oms era stata criticata per aver lanciato l’allarme in ritardo.

“L’Oms ha inviato alla Cina una richiesta ufficiale d’informazioni dettagliate sull’aumento delle malattie respiratorie e dei focolai di polmonite tra i bambini”, ha affermato il 22 novembre l’organizzazione in un comunicato.

L’organizzazione, che ha sede a Ginevra, in Svizzera, ha raccomandato alla popolazione di “adottare misure per proteggersi”.

Le raccomandazioni, già usate per il covid e le epidemie in generale, comprendono test diagnostici, vaccinazione, distanziamento sociale, isolamento in caso di sintomi e uso di mascherine.

In un incontro con la stampa il 13 novembre, le autorità cinesi avevano attribuito l’aumento delle malattie respiratorie alla revoca delle restrizioni per il covid e alla circolazione di agenti patogeni noti.

Il 21 novembre alcuni mezzi d’informazione cinesi e il sistema di sorveglianza globale delle malattie ProMed hanno riferito dell’ampia diffusione di casi di polmonite tra i bambini nel nord della Cina.

“L’Oms ha anche chiesto informazioni sulla circolazione di agenti patogeni noti, tra cui l’influenza, il virus sars-cov-2, il virus respiratorio sinciziale e il Mycoplasma pneumoniae (un batterio che causa polmoniti atipiche nei bambini), nonché sul grado di congestione del sistema sanitario”, si legge nel comunicato.

Folla di genitori e bambini

Nella capitale Pechino, che si trova nel nordest della Cina, è attualmente in corso un’ondata di freddo con temperature vicine allo zero.

“La città sta entrando in una fase di alta incidenza delle malattie respiratorie infettive”, ha dichiarato il 22 novembre Wang Quanyi, vicedirettore del centro di controllo e prevenzione delle malattie di Pechino.

Il 23 novembre al pronto soccorso dell’Istituto pediatrico di Pechino c’era una folla di genitori e bambini.

“Mia figlia di quattro anni ha una polmonite causata dal batterio Mycoplasma pneumoniae”, ha dichiarato all’Afp Zhou Yedong. “Molti dei suoi compagni di classe si sono ammalati”.

Li Meiling, 42 anni, è in ospedale con la figlia, affetta da una polmonite da Mycoplasma pneumoniae: “La richiesta di spiegazioni dell’Oms non mi preoccupa. È vero che in questo momento ci sono molti bambini con la polmonite, ma in questo periodo è normale che si diffondano le malattie respiratorie”.

L’Oms ha affermato di essere in contatto con medici e scienziati che lavorano in Cina.

L’organizzazione aveva criticato le autorità cinesi per la mancanza di trasparenza durante la sua inchiesta sulle origini della pandemia di covid-19, i cui primi casi furono rilevati in Cina alla fine del 2019.