L’assemblea nordirlandese a Belfast. (Paul Faith, Afp)

Il governo britannico ha annunciato il 31 gennaio di aver raggiunto un “buon accordo” con gli unionisti nordirlandesi per mettere fine al loro boicottaggio delle istituzioni locali.

Il Partito unionista democratico (Dup), favorevole alla permanenza dell’Irlanda del Nord nel Regno Unito, si era ritirato dall’esecutivo e dal parlamento locali nel febbraio 2022 per protestare contro le regole commerciali introdotte dopo la Brexit, considerate una minaccia per la regione.

Il leader del Dup Jeffrey Donaldson ha confermato che il partito è pronto a mettere fine al boicottaggio grazie alle concessioni fatte da Londra.

Il segretario di stato britannico per l’Irlanda del Nord, Chris Heaton-Harris, ha dichiarato in parlamento a Londra che l’accordo “è buono per l’Irlanda del Nord e buono per il Regno Unito”.

O’Neill a capo dell’esecutivo locale

Dopo l’approvazione dell’accordo da parte del parlamento britannico, l’assemblea nordirlandese si riunirà per designare il capo dell’esecutivo locale.

L’incarico dovrebbe andare a Michelle O’Neill, vicepresidente del Sinn Féin, la formazione indipendentista che nel 2022 ha vinto per la prima volta le elezioni locali.

L’accordo prevede una riduzione dei controlli e delle formalità amministrative per le merci che arrivano in Irlanda del Nord dal resto del Regno Unito.

L’Unione europea non ha ancora reagito alle nuove regole, che potrebbero mettere in discussione l’accordo sull’Irlanda del Nord firmato in precedenza da Bruxelles e Londra.

Secondo Heaton-Harris, la Commissione europea è stata informata delle nuove regole e non sarà necessaria una rinegoziazione delle intese già raggiunte.

Tuttavia, l’intesa tra Londra e Belfast sembra mettere in discussione l’accordo quadro di Windsor, il cosiddetto Windsor framework, firmato dal Regno Unito e dall’Unione europea nel febbraio 2023, che manteneva l’Irlanda del Nord nel mercato unico europeo delle merci per evitare il ripristino di una frontiera fisica sull’isola tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord.

Se così fosse, le modifiche dovrebbero essere approvate da Bruxelles.

Nel corso di una telefonata con il ministro degli esteri britannico David Cameron, il vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič ha dichiarato che il testo del nuovo accordo “dovrà essere valutato con attenzione”.