Un laboratorio per prodotti a base di cannabis a Leuna, in Germania, 11 settembre 2023. (Lisi Niesner, Reuters/Contrasto)

Il 23 febbraio il parlamento tedesco ha dato il via libera definitivo alla legalizzazione della cannabis per uso ricreativo, promossa dal governo di coalizione guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz.

Il Bundestag ha approvato il testo, che entrerà in vigore il 1 aprile, con 407 voti a favore e 226 contrari.

Nelle ultime settimane ci sono state aspre discussioni all’interno della coalizione. Nel Partito socialdemocratico (Spd) sono emerse alcune divisioni sulla legalizzazione, mentre i Verdi e i liberali dell’Fdp si sono mostrati più compatti.

Anche la popolazione tedesca appare divisa: secondo un sondaggio di YouGov pubblicato il 23 febbraio, il 47 per cento degli intervistati è favorevole alla riforma, mentre il 42 per cento è contrario.

Secondo il governo, la legalizzazione della cannabis permetterà di combattere più efficacemente il mercato nero, una tesi contestata dall’opposizione conservatrice e dai sindacati di polizia.

La legalizzazione è stata contestata anche da alcune associazioni mediche e da una parte della magistratura.

Con questa riforma la Germania si dota di una delle legislazioni più liberali d’Europa, sulla scia di Malta e del Lussemburgo, che hanno legalizzato la cannabis per uso ricreativo rispettivamente nel 2021 e nel 2023.

In base alla nuova legge, sarà possibile acquistare cannabis in quantità limitate attraverso associazioni non profit. Sarà inoltre possibile coltivare fino a tre piante per uso personale.

Tuttavia, il possesso e il consumo della cannabis resteranno vietati per le persone di età inferiore a 18 anni.