21 agosto 2019 10:05

Gli Hüsker Dü, con il loro nome nonsense pieno di dieresi, venivano da Saint Paul, nel Minnesota, e rimangono un punto fermo della storia del punk statunitense. Nel 1983 dopo due anni di carriera discografica pubblicarono l’ep Metal circus, che cominciava ad aprire le prime crepe nel loro sound hardcore. Poi nel 1984 arrivò Zen arcade: un concept album di 23 canzoni in due lp dove ogni tanto spuntano chitarre acustiche, nastri fatti andare al contrario e pianoforti per raccontare la vita complicata di un giovane. Nella sua recensione su Rolling Stone, David Frick lo definì “la cosa più vicina a un’opera rock che possa arrivare dall’hardcore punk, una specie di versione thrash di Quadrophenia”. Comincia con la #canzonedelgiorno. Gli Hüsker Dü sono durati poco, ma hanno lasciato il segno.

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