12 settembre 2018 15:37

Il 25 ottobre 1968 l’Unione Sovietica lanciò nello spazio una navicella senza equipaggio, la Soyuz 2; dopo tre giorni di volo tornò sulla Terra senza problemi. Questa è la versione ufficiale, ma secondo Joan Fontcuberta le cose andarono diversamente.

A bordo della Soyuz 2 c’erano Coronel Ivan Istochnikov e il cane Kloka. Per ragioni che non sono mai state chiarite, il cosmonauta sarebbe scomparso durante la missione, dopo l’impatto tra la navicella e un piccolo meteorite. Nel progetto Sputnik, Fontcuberta racconta l’odissea dell’astronave, venuta alla luce solo con l’arrivo della Perestrojika e la declassificazione dei segreti di stato.

Fontcuberta (1955) è un artista, critico e curatore spagnolo. In Sputnik costruisce una mistificazione della storia ufficiale e, come in tutti i suoi progetti, gioca con i significati dell’immagine e i confini tra realtà e finzione.

La storia Coronel Ivan Istochnikov sarà esposta in grande formato dal 14 settembre al 30 ottobre all’anteprima di Gibellina PhotoRoad, il primo festival di fotografia all’aperto e site specific in Italia. Quest’anno gli organizzatori hanno scelto di celebrare il 1968, un anniversario importante che ricorda anche la nascita della città di Gibellina dopo il terremoto nella valle del Belice.

Gli altri eventi in programma saranno il 14 settembre con la proiezione di Supercut ’68/Remix di film da un anno memorabile, diretto da Danilo Torre, e l’incontro il 6 ottobre con il fotografo Mario Cresci. L’anteprima è a Palermo, mentre la seconda edizione del festival si svolgerà a Gibellina nell’estate del 2019.

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