NUOVE NOTIZIE
  • 10 Apr 2020 20.21
Il presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, il 10 aprile 2020.

In Italia la chiusura è prorogata fino al 3 maggio

Il governo italiano ha approvato un nuovo decreto che estende la chiusura di tutte le attività produttive e il blocco di tutti gli spostamenti fino al 3 maggio. Lo ha annunciato in una conferenza stampa a palazzo Chigi il presidente del consiglio Giuseppe Conte. Alcune attività tuttavia riapriranno dal 14 aprile. Ecco cosa ha detto in sintesi il presidente del consiglio.

  • Dal 14 aprile saranno riaperte le librerie, le cartolibrerie, i negozi di abbigliamento per neonati e le tintorie. Riapriranno anche alcune attività agricole e forestali come il taglio dei boschi, l’estrazione di petrolio e carbone, e alcune aziende tra cui l’industria tessile. Queste attività dovranno garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.
  • Se ci dovessero essere dei cambiamenti prima della scadenza del 3 maggio, il governo potrebbe decidere di accelerare la riapertura.
  • È stato nominato un gruppo di esperti che dialogherà con il comitato scientifico per organizzare la cosiddetta fase due che deciderà su riaperture mirate di industrie e aziende. Il gruppo di esperti sarà guidato da Vittorio Colao, un manager che è stato amministratore delegato di Vodafone tra il 2008 e il 2018.
  • Il governo sta lavorando a un nuovo decreto economico entro la fine di aprile.
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  • 10 Apr 2020 18.25

Il punto sul coronavirus in Italia

Il 10 aprile, alle ore 18, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha fatto il punto sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-cov-2) in Italia.

  • Il 10 aprile ci sono stati 3.951 nuovi contagi. Ieri erano stati 4.204. Le persone contagiate dall’inizio dell’epidemia sono 147.577, compresi i morti e i guariti.
  • Attualmente risultano positive 98.273 persone, 1.396 in più rispetto al 9 aprile.
  • Il 10 aprile ci sono stati 570 decessi, 40 in meno rispetto a ieri. In totale sono morte 18.849 persone.
  • Il numero dei guariti sale a 30.455 persone, 1.985 in più rispetto al 9 aprile.
  • A oggi 66.534 persone sono in isolamento domiciliare e 3.497 sono nei reparti di terapia intensiva, 108 in meno di ieri.
  • La situazione peggiore resta in Lombardia, dove 1.202 persone si trovano ricoverate nei reparti di terapia intensiva (34 in meno di ieri). I casi di contagio dall’inizio dell’epidemia sono 56.048.
  • Oggi la regione che ha registrato più nuovi contagi è la Lombardia (1.246), davanti al Piemonte (490). Quella che ne ha registrati di meno è l’Umbria (4).
  • Nelle ultime ventiquattr’ore in Italia sono stati effettuati 53.495 tamponi. Dall’inizio dell’epidemia ne sono stati effettuati 906.864.
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I dati diffusi dalla protezione civile, anche se utili, vanno letti con cautela. A volte mancano quelli di una o più regioni, e soprattutto non sono omogenei, cioè i criteri con cui sono raccolti non sono gli stessi in tutte le regioni.

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Alle 19.30 il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha presentato in conferenza stampa il nuovo dpcm (decreto del presidente del consiglio dei ministri), che prevede la proroga al 3 maggio delle limitazioni agli spostamenti e delle altre misure di contenimento dell’epidemia. La bozza prevede anche la riapertura dal 14 aprile di un piccolo numero di attività, tra cui cartolibrerie, librerie e negozi d’abbigliamento per bambini, che dovranno però rispettare le norme di sicurezza.

Il capo di gabinetto del ministero dell’interno, Matteo Piantedosi, ha inviato una circolare ai prefetti chiedendo di rafforzare i controlli sugli spostamenti in occasione delle festività pasquali.

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro ha annunciato che è allo studio un’analisi a campione della popolazione italiana per indagare sulla diffusione del covid-19. Il campione potrebbe essere composto da 150mila persone.

Ieri 10.105 persone sono state multate per aver violato le regole sugli spostamenti, 57 sono state denunciate per false dichiarazioni e 32 sono state denunciate per violazione della quarantena. Trentasei esercizi commerciali che operavano in violazione delle norme sono stati chiusi.

  • 10 Apr 2020 18.15

Le strade di Teheran sono deserte

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Un video del New Yorker mostra i quartieri di Teheran, la capitale dell’Iran, deserti a causa delle misure imposte dal governo di Hassan Rohani per contenere l’epidemia di nuovo coronavirus. Nonostante nel paese i contagi non siano ancora calati drasticamente Rohani ha annunciato che già domani, 11 aprile, nel paese riprenderanno alcune attività che non presentano rischi per la salute delle persone. La preoccupazione è che l’economia, già duramente colpita dalle sanzioni internazionali, subisca danni irreparabili.

L’Iran è stato uno dei primi paesi dove si è diffuso il contagio, e quello più duramente colpito in Medio Oriente. Al 10 aprile 2020 nel paese si registrano più di 68mila contagi e 4.232 morti.

  • 10 Apr 2020 16.54

Anche Singapore si rassegna all’isolamento

Nuovi casi di covid-19 a Singapore, giorno per giorno. In azzurro chiaro i contagi locali, in blu quelli arrivati dall’estero.

“Nemmeno Singapore è riuscita a evitare l’isolamento”, scrive l’Economist. Il 7 aprile il governo della città-stato asiatica è stato costretto a imporre misure più rigide per limitare la diffusione del covid-19. I cittadini potranno uscire di casa solo per comprare cibo e medicine e per fare attività fisica. I trasgressori rischiano fino a sei mesi di prigione. Ventimila lavoratori immigrati sono stati confinati nei loro dormitori. Negozi e ristoranti saranno chiusi. Le misure resteranno in vigore almeno un mese.

Finora Singapore era stata indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità come un caso di successo nella lotta al coronavirus. Era stata tra i primi paesi a reagire, adottando una strategia di contenimento basata sull’identificazione, sul tracciamento e sull’isolamento dei contagiati, e permettendo a tutti gli altri di portare avanti una vita quasi normale.

Questa strategia era riuscita a fermare la diffusione dei contagi legati al focolaio di Wuhan. Ma quando molti cittadini di Singapore hanno cominciato a ritornare dall’estero per sfuggire alle limitazioni imposte altrove, sempre più casi sono sfuggiti alla rete, scrive l’Economist. Se all’inizio la maggior parte dei malati era stata infettata fuori dal paese, ora i contagi avvengono soprattutto localmente. Particolarmente colpiti, e sottoposti a quarantena, sono alcuni dormitori dove vivono i lavoratori stranieri in gravi condizioni di sovraffollamento.

Il governo di Singapore si sta preparando a gestire l’emergenza nel lungo periodo, approntando ospedali e strutture per la quarantena. Ma per il momento non sembra disposto a rimandare le elezioni, che dovrebbero svolgersi entro la fine dell’anno.

  • 10 Apr 2020 16.10

L’accordo tra Opec e Russia non basta a far risalire il prezzo del petrolio

I membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e la Russia hanno raggiunto un accordo per ridurre temporaneamente la produzione e fermare il crollo dei prezzi che nelle ultime settimane ha portato il valore del greggio ai livelli più bassi degli ultimi 18 anni.

All’inizio di marzo, quando le limitazioni ai trasporti e alle attività produttive imposte da molti paesi per fermare la diffusione del covid-19 avevano fatto crollare la domanda di combustibile, l’Opec e la Russia non erano riuscite ad accordarsi per tagliare la produzione in modo da stabilizzare i prezzi. L’Arabia Saudita ha addirittura deciso di aumentare le esportazioni e offrire degli sconti per mettere pressione a Mosca.

Dall’inizio della pandemia il valore del petrolio Brent è passato da quasi 70 dollari al barile a meno di 30, gettando l’industria petrolifera globale in quella che molti considerano la crisi più grave della sua storia. Il presidente statunitense Donald Trump aveva minacciato di imporre sanzioni sull’Arabia Saudita se non avesse ridotto le esportazioni.

In base all’accordo raggiunto il 9 aprile l’Opec e la Russia dovrebbero tagliare la produzione di circa 10 milioni di barili al giorno, cioè il 10 per cento della produzione globale. Metà della cifra dovrebbe essere coperta da Russia e Arabia Saudita. Agli altri paesi esportatori è stato chiesto di contribuire con 5 milioni di barili al giorno.

Alla notizia che l’accordo era vicino i prezzi hanno avuto un’impennata, ma sono tornati a calare quando i dettagli sono stati resi noti. Molti analisti ritengono che la riduzione non sarà sufficiente a compensare il crollo della domanda mondiale, che è già calata del 30 per cento. Gli oleodotti e gli impianti di stoccaggio sono pieni di petrolio che non trova acquirenti. Secondo un rapporto della Goldman Sachs i prezzi sono comunque destinati a scendere sotto la soglia dei 20 dollari al barile.

  • 10 Apr 2020 14.53

Le ultime notizie sul coronavirus nel mondo

Il bilancio dell’epidemia nel mondo è salito a 1.612.646 contagi e 96.787 vittime.

Unione europea
Il 9 aprile i ministri delle finanze dei paesi membri hanno raggiunto un accordo sulle misure economiche per affrontare l’emergenza coronavirus. Il meccanismo europeo di stabilità (Mes) dovrebbe garantire 240 miliardi di euro di prestiti agli stati, sono previsti un fondo di garanzia da duecento miliardi per le aziende e un fondo fino a cento miliardi per pagare la cassa integrazione. Non è stato invece raggiunto un accordo sui coronabond.

Francia
Il governo ha annunciato il 9 aprile che il piano d’emergenza contro la pandemia passerà da 45 a cento miliardi di euro. Parigi prevede per il 2020 una crescita del debito pubblico al 112 per cento del pil e del deficit al 7,6 per cento. Finora nel paese ci sono stati 118.785 contagi e 12.210 morti.

Grecia
Il 9 aprile le autorità locali hanno messo in quarantena il campo rom di Nea Smyrnī, vicino a Larissa, dopo che sono emersi alcuni casi di contagio. Finora nel paese ci sono stati 1.955 contagi e 87 morti.

Turchia
Il governo ha annunciato il 9 aprile che gli spostamenti delle persone positive al tampone e dei loro familiari saranno monitorati grazie a un’app per smartphone. Sono previste sanzioni per chi non rispetterà l’sms d’avvertimento inviato nel caso di abbandono della propria abitazione. Finora nel paese ci sono stati 42.282 casi e 908 morti.

Stati Uniti
Lo stato di New York ha raggiunto i 159.937 contagi, più di qualunque paese al mondo al di fuori degli Stati Uniti. Complessivamente nel paese ci sono stati 466.299 contagi e 16.478 morti. Intanto, nell’ultima settimana 6,6 milioni di persone hanno chiesto il sussidio di disoccupazione, portando il totale delle ultime tre settimane a più di 16 milioni. La Fed, la banca centrale statunitense, ha annunciato 2.300 miliardi di dollari di nuovi prestiti per sostenere l’economia. Le autorità statunitensi hanno espulso più di 6.300 migranti al confine messicano sfruttando delle procedure speciali introdotte per l’emergenza coronavirus.

Canada
Il 9 aprile il primo ministro Justin Trudeau ha annunciato che probabilmente l’emergenza durerà almeno un anno. Secondo le autorità sanitarie, il covid-19 potrebbe causare tra 11mila e 22mila vittime. Intanto, il tasso di disoccupazione è salito al 7,8 per cento, 2,2 punti in più rispetto a febbraio. Finora nel paese sono stati registrati 20.765 contagi e 526 morti.

Messico
L’arcidiocesi di Acapulco ha stabilito il 9 aprile che i fedeli potranno confessarsi senza scendere dalla propria automobile, per evitare il contagio. Finora nel paese ci sono stati 3.441 contagi e 194 morti.

Ecuador
Il 9 aprile un centinaio di detenuti in sei prigioni del paese hanno cominciato a costruire delle bare per le vittime del covid-19. Le bare, realizzate con il legno sequestrato ai trafficanti, saranno consegnate a Guayaquil, la città più colpita dall’epidemia nel paese. Finora in Ecuador sono stati registrati 4.965 contagi e 272 morti.

Cile
Il ministro della salute Jaime Mañalich ha annunciato il 9 aprile che a partire dalla prossima settimana le persone guarite dal covid-19 riceveranno un certificato per poter circolare nonostante le misure di confinamento. Intanto, due aziende locali hanno avviato la produzione di mascherine che contengono nanoparticelle di rame. Il metallo è noto per le sue proprietà antisettiche, efficaci contro batteri, virus e funghi. Finora nel paese ci sono stati 5.974 contagi e 57 morti.

Yemen
Un primo caso di contagio è stato registrato il 10 aprile nella provincia di Hadramawt, nel sud del paese, controllata dalle forze governative. Secondo le Nazioni Unite, 24 milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari a causa del conflitto in corso dal 2015.

Sudafrica
Il 9 aprile il presidente Cyril Ramaphosa ha prorogato di due settimane le misure di confinamento della popolazione. Le restrizioni hanno permesso di ridurre il tasso giornaliero di nuovi contagi dal 42 al 4 per cento. Finora nel paese ci sono stati 1.934 contagi e 18 morti.

Zambia
Il 9 aprile l’autorità di controllo dell’informazione ha ritirato la licenza a Prime Television, la principale emittente privata del paese e unica voce critica nei confronti del governo. L’emittente aveva rifiutato di trasmettere degli spot gratuiti governativi sull’epidemia. Finora nel paese ci sono stati 39 contagi, senza vittime.

Animali
L’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) ha emesso delle linee guida per ridurre al minimo i contatti tra gli esseri umani e i gorilla di montagna, una specie a rischio che vive nelle foreste della Repubblica Democratica del Congo, del Ruanda e dell’Uganda. È stato anche deciso di chiudere al pubblico le riserve africane che ospitano altri grandi primati, tra cui gli oranghi. L’obiettivo è proteggere gli animali da un possibile contagio di covid-19.

  • 10 Apr 2020 14.20

I nativi americani sono tra i più colpiti dal virus

Uno dei gruppi più colpiti negli Stati Uniti è quello dei nativi americani. Il New York Times descrive la situazione nella Nazione Navajo, un’area di circa 70mila chilometri quadrati a cavallo tra Arizona, New Mexico e Utah, dove vivono 150mila nativi. Secondo i dati aggiornati all’8 aprile, il virus ha causato la morte di almeno venti persone nell’area, quattro in più che nell’intero New Mexico, che conta due milioni di abitanti.

Le autorità della Nazione Navajo sostengono che il virus si è diffuso a partire da una funzione evangelica il 7 marzo, e prevedono che i contagi e i morti continueranno a crescere almeno per un mese. Per rispondere all’emergenza il dipartimento della sanità dei nativi sta mettendo in piedi ospedali da campo. La polizia ha organizzato posti di blocco e imposto il coprifuoco, con pene di 30 giorni di carcere per chi non lo rispetta.

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Secondo gli esperti il virus nella regione si sta diffondendo più rapidamente per una serie di fattori: l’alta concentrazione di pazienti con malattie come il diabete, la scarsità di acqua potabile, famiglie molto numerose che vivono sotto lo stesso tetto.

La guardia nazionale dell’Arizona ha cominciato a consegnare con gli elicotteri mascherine, guanti e altre forniture protettive ad alcune piccole comunità.

  • 10 Apr 2020 13.21

La fine dell’epidemia di ebola

“Mentre il mondo fa i conti con la pandemia di nuovo coronavirus, la seconda epidemia di ebola più grave della storia recente sta giungendo al termine”, scrive il National Geographic.

I primi casi di ebola nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) sono stati registrati nell’agosto del 2018. Dopo venti mesi, 3.453 contagi, di cui 2.273 mortali, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si prepara a dichiarare la fine dell’epidemia il prossimo 12 aprile. L’ultimo caso è stato registrato il 17 febbraio e il 3 marzo è stata dimessa l’ultima paziente ricoverata in un centro di cura per l’ebola. L’Oms spiega che la fine dell’epidemia può essere dichiarata 42 giorni dopo che l’ultimo caso è risultato negativo ai test.

Rispetto alla precedente epidemia di ebola, che ha colpito l’Africa occidentale nel 2014-2016 causando più di 11mila morti, il contagio è stato limitato con successo alla Rdc. Inoltre è stata condotta un’efficace campagna di vaccinazioni, cosa che non era stata possibile negli anni precedenti perché i vaccini non erano ancora disponibili.

  • 10 Apr 2020 12.49

Cosa succede al palazzo Selam, una delle occupazioni di rifugiati di Roma

Un soldato dell’esercito italiano davanti al palazzo Selam, Roma, il 7 aprile 2020. (Antonio Masiello, Getty Images)

Dal 6 aprile il palazzo Selam di Roma, una delle occupazioni abitative più grandi della capitale, nel quartiere Romanina, è stato dichiarato zona rossa dalle autorità regionali, che hanno isolato la struttura mandando l’esercito per bloccare ingressi e uscite, dopo che erano stati registrati due casi positivi al covid-19, subito ricoverati in ospedale.

Dopo aver isolato la struttura, che ospita circa 500 persone, quasi tutti rifugiati originari del Corno d’Africa, le autorità sanitarie hanno allestito una struttura mobile per fare triage e tamponi a tutti gli abitanti del palazzo. Il 10 aprile, secondo l’associazione Cittadini nel mondo, che opera all’interno della struttura, sarebbero stati fatti almeno 70 tamponi e 16 persone sarebbero risultate positive al covid-19, quindi immediatamente trasferite in isolamento, nelle strutture alberghiere requisite dalla regione per evitare il contagio degli altri abitanti del palazzo. Sono state trasferite in isolamento anche altre persone che erano contigue con i malati di covid-19.

Il 7 aprile l’assessore alla sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato, aveva spiegato che “ad oggi risultano presenti all’interno circa 500 persone, di cui un terzo donne e 32 minori. Ci sono stati la scorsa settimana due positivi ricoverati, uno al policlinico di Tor Vergata e uno allo Spallanzani, mentre le due persone recatesi ieri a Tor Vergata sono risultate negative. Le persone all’interno del palazzo si sono dimostrate collaborative e accondiscendenti anche riguardo al blocco delle entrate e delle uscite”. Il comune di Roma si è impegnato a portare i pasti alle persone in isolamento.

“Chiedevo da dieci giorni che il palazzo fosse seguito con particolare attenzione perché le persone che ci abitano fanno lavori umili – sono facchini, badanti, colf – e hanno continuato ad andare in giro per lavoro nonostante l’emergenza coronavirus”, spiega Donatella D’Angelo, medico e presidente di Cittadini del mondo, che presta servizio di assistenza medica e sanitaria al palazzo Selam. “La situazione è di grande preoccupazione per le persone all’interno, perché ci sono poche strutture igieniche, c’è un bagno ogni venti persone”.

Senza mediatori
Don Mussie Zerai, prete eritreo in contatto con la comunità all’interno del palazzo, spiega che c’è stata molta tensione nei giorni scorsi, perché si era diffusa la notizia del contagio e le persone temevano di essere a rischio perché nella struttura i servizi igienici sono condivisi tra diverse famiglie, c’è un bagno per ogni cinque famiglie circa. “L’altro timore è scattato dopo che è arrivato l’esercito a isolare la struttura, molti erano preoccupati di non riuscire a fare la spesa, ci sono anche dei bambini che sono rimasti senza beni di prima necessità”, spiega Zerai.

All’interno della struttura vivono persone di almeno quattro nazionalità diverse e uno dei problemi è stato che non sono stati coinvolti mediatori culturali e interpreti durante l’operazione sanitaria: “Molti non hanno proprio capito cosa stava succedendo, ci sono mediatori che abitano all’interno del palazzo e forse avrebbero dovuto essere coinvolti per evitare l’esplosione di tensioni”. Il 9 aprile l’elemosiniere del papa, Konrad Krajewski, ha portato due carichi di beni alimentari alle persone del palazzo, mentre la protezione civile ha distribuito acqua e 160 pacchi di spesa. La Lega e Fratelli d’Italia hanno presentato delle interrogazioni al consiglio comunale e a quello regionale, chiedendo di sgomberare i palazzi occupati di Roma.

“Grazie al Partito democratico di Nicola Zingaretti e al Movimento 5 stelle di Virginia Raggi si rischia un’ondata di contagi da coronavirus nei palazzi occupati abusivamente da senza tetto e immigrati. Complimenti agli oppositori del piano sgomberi voluto da Matteo Salvini a capo del Viminale. Oltre all’illegalità diffusa, dovremmo fare i conti anche con un’altra bomba sociosanitaria che non avrebbe eguali. È il prezzo da pagare per difendere qualche voto?”, hanno detto il capogruppo e i consiglieri della Lega al consiglio regionale del Lazio Orlando Angelo Tripodi, Daniele Giannini, Laura Corrotti, Laura Cartaginese e Pasquale Ciacciarelli.

La maggioranza ha risposto dicendo che “la soluzione in questo momento è quella di occuparsi di queste situazioni e metterle in sicurezza”. Per Alessandro Capriccioli, consigliere regionale di Più Europa: “Auspicare lo sgombero è sempre stato irresponsabile, ma in un momento come questo di emergenza sanitaria lo è ancora di più, perché senza un tetto la vita e la salute delle persone sarebbero ancora meno tutelate”.

A Roma molti rifugiati vivono in palazzi occupati per via della situazione abitativa nella capitale. Con l’emergenza coronavirus, in molti hanno chiesto che queste realtà ricevano più sostegno e attenzione dalle istituzioni. In un comunicato le associazioni della rete Io Accolgo hanno scritto: “Palazzo Selam, come le molte occupazioni informali esistenti in città, ci ricorda in maniera evidente che a Roma esiste un problema di politiche abitative assolutamente inadeguate a garantire il diritto all’abitare a tutte le persone. Ci ricorda inoltre che le regole di distanziamento sociale e di prevenzione sanitaria, oltreché essere prescritte sulla carta, devono essere rese attuabili con opportuni interventi e risorse da parte delle istituzioni”.

  • 10 Apr 2020 10.58

A New York si scavano fosse comuni per le vittime di covid-19

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Fin dall’ottocento la città ha cominciato a usare i terreni dell’isola di Hart per seppellire i morti che non hanno familiari. In questi giorni, mentre il numero di decessi causati dal nuovo coronavirus continua a crescere, l’attività sull’isola è aumentata. In tempi normali venivano interrate 25 bare a settimana, da quando è cominciata l’emergenza si è arrivati ad almeno venti al giorno. Le autorità hanno spiegato che le bare saranno tirate fuori una volta finita l’emergenza.

Al momento lo stato di New York circa 160mila contagiati e 7mila morti.

  • 10 Apr 2020 07.19

Le notizie di stamattina sul coronavirus

Scelte dalla redazione di Good Morning Italia

Compromesso europeo

L’Eurogruppo ha trovato un’intesa sulle misure da mettere in campo per contrastare l’emergenza Coronavirus. Un pacchetto da oltre 500 miliardi di euro che prevede un accesso senza condizioni al Mes per quanto riguarda le spese sanitarie, liquidità alle imprese garantite dalla Banca europea per gli investimenti e un fondo comune di assicurazione per l’occupazione (Il Sole 24 Ore). Non viene fatto invece accenno agli Eurobond, osteggiati da Olanda e Germania, ma ci si impegna a realizzare un Recovery Fund per sostenere la ripresa, su cui dovrà lavorare il Consiglio europeo della prossima settimana (La Stampa).

Sforzo aggiuntivo Il governo francese ha raddoppiato il suo impegno economico contro la crisi portandolo a 100 miliardi di euro (Le Figaro) viste anche le pessime previsioni di crescita per il 2020 che segnalano un Pil in caduta del 6% e un deficit in crescita al 7,6% (France24).

Orizzonte oscuro Le nuove previsioni di Moody’s parlano di un calo del Pil italiano nel 2020 del 2,7%, seguito da un rimbalzo del 2,1% nel 2021. La frenata della Germania sarebbe ancora peggiore, con un -3% per quest’anno (RaiNews 24). Già a febbraio il calo della produzione industriale italiana è stato dell’1,2% rispetto a gennaio, del 2,4% su base annua (Agi).

Conseguenze imprevedibili Nei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Bce si giustifica il nuovo piano di acquisto da 750 miliardi di bond per fronteggiare una situazione senza precedenti (Ansa).

Chiusura prolungata

Al termine del confronto con le parti sociali e le regioni, il governo rimane indirizzato a estendere il lockdown fino al 3 maggio, permettendo nel frattempo solo poche riaperture mirate (Il Sole 24 Ore), come quella di Fca, che ha trovato un accordo con le sigle sindacali approvata anche dal virologo Roberto Burioni (Sky TG24). Il nuovo Dpcm dovrebbe essere firmato oggi dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, secondo cui una riapertura anticipata potrebbe vanificare i risultati ottenuti (Sky TG24).

Pasqua blindata Una circolare del ministero dell’interno intensifica i controlli sulle località turistiche durante il weekend pasquale (Adnkronos). Per scoraggiare le uscite i governatori stanno imponendo la chiusura dei supermercati domenica e lunedì (Repubblica).

Bollettino aggiornato Secondo i dati forniti dalla Protezione civile le persone attualmente positive in Italia sono 96.877, in aumento di 1.615 unità. Torna a crescere il numero dei decessi, con 610 morti in un giorno che portano il totale a 18.279, di cui oltre diecimila nella sola Lombardia. Si contano però anche 1.979 nuovi guariti: in tutto sono 28.470. Per il quinto giorno consecutivo scende il numero di ricoveri in terapia intensiva (RaiNews 24).

Truffa sventata Un’indagine della guardia di finanza ha portato all’arresto dell’imprenditore Antonello Ieffi per aver tentato di frodare lo stato, aggiudicandosi un appalto da 15 milioni di euro per la fornitura di 24 milioni di mascherine (Corriere).

Agenda parlamentare Con 142 voti a favore il senato ha dato il via libera all’ultima versione del decreto legge Cura Italia. L’opposizione ha votato contro il provvedimento che ora passa alla camera (La Stampa).

Cura Città Un gruppo di sindaci del centrosinistra ha scritto al premier Conte per chiedere maggiori risorse per i comuni e per semplificare la burocrazia (Repubblica).

Rischio globale La direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, ha detto che il mondo sta fronteggiando la peggior crisi economica dagli anni trenta (Bbc). Intanto un nuovo studio dell’Onu sostiene che circa mezzo miliardo di persone sono a rischio povertà in seguito all’emergenza covid-19 (Cnbc).

L’epidemia nel mondo

I casi totali di nuovo coronavirus hanno raggiunto ormai quota 1,6 milioni (600 mila in più in una settimana) con oltre 95 mila vittime (Johns Hopkins University). La situazione rimane grave negli Stati Uniti che contano quasi 470mila casi e oltre 16mila decessi (Cnbc). La sola New York ha fatto registrare la cifra record di 799 morti in un giorno, anche se i ricoveri stanno diminuendo (Usa Today).

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