Il giorno dei negoziati

Notizie e commenti sul quinto giorno della guerra in Ucraina.

NUOVE NOTIZIE
  • 01 Mar 2022 09.33

Questo live blog è chiuso.

  • 28 Feb 2022 18.50

L’Europa apre le porte ai profughi ucraini

Volontari e organizzazioni umanitarie da tutta Europa stanno arrivando in Polonia per accogliere i profughi ucraini in fuga dalla guerra. E anche l’atteggiamento dei governi sui migranti sembra cambiato. Il reportage di Annalisa Camilli dalla frontiera tra Ucraina e Polonia.

  • 28 Feb 2022 17.58
Un appartamento distrutto dai bombardamenti a Severodonetsk, nella regione di Donetsk. (Anatolii Stepanov, Afp)
Abitanti di Severodonetsk si rifugiano in una cantina. (Anatolii Stepanov, Afp)
  • 28 Feb 2022 16.06

Il punto alle 16

Diplomazia

  • Una delegazione russa e una ucraina si sono incontrate il 28 febbraio, quinto giorno dell’invasione dell’Ucraina, alla frontiera ucraino-bielorussa presso una residenza del presidente bielorusso Aleksandr Lukašenko. Kiev ha chiesto “l’immediata cessazione del fuoco e il ritiro delle truppe russe”. La delegazione ucraina è guidata dal ministro della difesa Oleksii Reznikov. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, che non ha preso parte ai negoziati, da Kiev ha invitato i soldati russi a deporre le armi e l’Unione europea a integrare “senza indugio” l’Ucraina.
  • Il capo della delegazione russa, il consigliere di Putin Vladimir Medinskij, da parte sua ha indicato di voler “trovare un accordo” con Kiev che sia “nell’interesse di entrambe le parti”. Ma il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha rifiutato di dichiarare le richieste russe, dicendo che i negoziati dovrebbero essere condotti “in silenzio”.
  • Per rappresaglia alle sanzioni imposte dalla comunità internazionale, la Russia ha chiuso il suo spazio aereo alle compagnie di 36 paesi tra cui Italia, Germania, Spagna e Canada. Il ministro degli esteri russo, Sergeij Lavrov, ha annullato la sua visita a Ginevra prevista per il 1 marzo.
  • La Svizzera applicherà integralmente le sanzioni contro Mosca annunciate dall’Unione europea.
  • Il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire ha affermato che l’intero patrimonio della Banca centrale russa “è stato congelato durante la notte”. “Su richiesta del presidente, stiamo proseguendo l’inventario completo di asset finanziari, yacht e auto di lusso” appartenenti ad alcune personalità russe, ha aggiunto.
  • Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sarà in visita in Polonia ed Estonia il 1 marzo.
  • Gli Stati Uniti hanno sospeso le operazioni dell’ambasciata in Bielorussia. Il segretario di stato Antony Blinken ha anche autorizzato la partenza del personale non indispensabile dalla Russia, invitando tutti i cittadini statunitensi ad abbandonare immediatamente il paese.
  • Il miliardario russo Roman Abramovič, proprietario tra l’altro della squadra di calcio inglese Chelsea, ha accettato una richiesta di mediazione avanzata dall’Ucraina.

Sul terreno

  • Kiev. Secondo le forze ucraine domenica notte l’esercito russo ha tentato di conquistare la capitale, ma gli attacchi sono stati respinti, in particolare nella zona di Slobojanski a sud di Kiev.
  • Odessa. La battaglia continua nella parte sudoccidentale del mar Nero, intorno ai porti di Odessa, Očakiv e Čornomors’k.
  • Mariupol. Secondo Kiev, la Russia non abbandona il tentativo di sbarco navale nella zona di Marioupol, sul mar d’Azov. La cattura di Mariupol permetterebbe all’esercito russo la continuità territoriale fino alla Crimea.
  • Kharkiv. Decine di morti e centinaia di feriti in attacchi missilistici delle forze russe sulla città ucraina nel nordest del paese.
  • Mosca rivendica da parte sua la “supremazia aerea” su tutta l’Ucraina dopo la distruzione dei sistemi missilistici ucraini e di cinque aerei da combattimento.
  • Secondo la marina ucraina, i militari dell’isola dei Serpenti, nel mar Nero, che si erano ritenuti uccisi dalle forze armate russe, sono vivi e sono stati presi prigionieri.
  • Dall’inizio dell’offensiva, secondo Kiev, sono stati uccisi circa 352 civili ucraini, inclusi 14 bambini.
  • 28 Feb 2022 15.15
In un campo profughi a Przemyśl, in Polonia, vicino al confine con l’Ucraina. (Yara Nardi, Reuters/Contrasto)
  • 28 Feb 2022 14.39

Quali paesi inviano forniture militari e aiuti umanitari

Sono tanti i paesi che hanno stanziato denaro per fornire aiuto militare alle forze armate ucraine e aiuti umanitari per i profughi in fuga dalla guerra accolti nei paesi vicini. L’elenco compilato da Le Monde.

Forniture militari

  • Stati Uniti Washington ha annunciato il 26 febbraio un nuovo aiuto militare all’Ucraina di 350 milioni di dollari, raggiungendo un totale di un miliardo di dollari nell’ultimo anno
  • Unione europea Per la prima volta nella sua storia l’Ue finanzierà l’acquisto e la consegna di armamenti e altri equipaggiamenti all’Ucraina, ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L’Ue sbloccherà 450 milioni di euro per fornire armi ha dichiarato il capo della diplomazia europea Josep Borrell. Alcuni stati membri sono disposti a fornire aerei da combattimento, ha aggiunto.
  • Germania Il governo tedesco ha rotto un tabù accettando di consegnare all’Ucraina, rompendo così la sua politica di divieto di esportazione di armi letali in zona di conflitto. Berlino ha autorizzato la fornitura a Kiev di mille lanciarazzi anticarro, 500 missili terra-aria Singer, nove obici, 14 veicoli blindati e diecimila tonnellate di carburante.
  • Svezia Anche Oslo ha fatto marcia indietro sui suoi princìpi e ha annunciato, la sera del 27 febbraio che fornirà armi anticarro a Kiev.
  • Francia Parigi ha deciso, il 26 febbraio, la fornitura addizionale di equipaggiamenti di difesa e di carburante.
  • Belgio Il paese fornirà duemila mitragliatrici, 3.800 tonnellate di carburante, tremila fucili automatici supplementari e 200 armi anticarro.
  • Paesi Bassi Il ministero della difesa ha dichiarato di aver spedito il 26 febbraio in Ucraina fucili di precisione e caschi; saranno forniti appena possibile 200 missili antiaerei Stinger.
  • Repubblica Ceca Praga ha promesso, il 26 febbraio, un arsenale di 30mila pistole, settemila fucili d’assalto, tremila fucili mitragliatori e parecchie decine di fucili di precisione oltre che un milione di cartucce per un valore di circa 7,6 milioni di euro. Alla fine di gennaio il paese aveva anche promesso a Kiev quattromila proiettili d’artiglieria, per un valore di 1,5 milioni di euro, ancora da consegnare.
  • Canada Il governo ha annunciato, il 27 febbraio l’invio di equipaggiamento militare di protezione, come caschi e giubbotti antiproiettile.
  • Danimarca Il governo ha affermato che permetterà ai volontari di raggiungere le brigate internazionali che intende formare l’Ucraina.
  • Romania Bucarest invierà “combustibile, giubbotti antiproiettile, caschi, munizioni e altri equipaggiamenti militari per un costo di tre milioni di euro”. Undici ospedali militari romeni si preparano ad accogliere feriti ucraini.
  • Portogallo Il paese “consegnerà giubbotti antiproiettile, caschi, occhiali da visione notturna, granate, munizioni di diversi calibri” e inoltre “fucili automatici G3”.

Aiuti umanitari

  • Stati Uniti Washington ha annunciato, il 27 febbraio, 54 milioni di dollari in aiuti umanitari supplementari a Kiev.
  • Francia Il 28 febbraio Parigi porterà davanti al Consiglio di sicurezza dell’Onu una risoluzione sull’aiuto umanitario all’Ucraina; inoltre ha inviato 33 tonnellate di aiuti per la popolazione ucraina fuggita in Polonia. In settimana partiranno più di 30 tonnellate di aiuti diretti in Moldavia.
  • Italia Roma il 27 febbraio ha versato 110 milioni di aiuti al governo ucraino.
  • Spagna Madrid invierà 20 tonnellate di aiuti all’Ucraina, soprattutto materiale medico ed equipaggiamento difensivo.
  • Paesi Bassi Il governo ha annunciato venti milioni di euro in aiuti umanitari.
  • Turchia La direzione per la gestione delle catastrofi e le emergenze (Afad) ha annunciato l’invio in Moldavia di tre tir di aiuti umanitari per i rifugiati ucraini. La Mezzaluna rossa ha inviato aiuti alla frontiera tra la Romania e l’Ucraina, in cooperazione con la Croce rossa romena. La Mezzaluna ha anche annunciato l’invio di aiuti umanitari in Ucraina.
  • Grecia Atene invierà “equipaggiamenti difensivi” e aiuti umanitari.
  • 28 Feb 2022 14.38
La delegazione russa e quella ucraina si incontrano a Gomel, in Bielorussia. (Alexandr Kryazhev, Sputnik/Afp)
  • 28 Feb 2022 14.21

La vignetta del Guardian

Ben Jennings sul Guardian.

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  • 28 Feb 2022 13.58

Dai giornali dell’Europa orientale

La rassegna stampa di Eurotopics riferisce il punto di vista di alcuni giornali dell’Europa orientale. Ecco alcuni estratti.

  • In un post su Facebook pubblicato dal sito ucraino gordonua.com, lo scrittore russo Boris Akounine lancia un appello all’esercito e alla popolazione del suo paese: “Cari lettori russi che non v’interessate di politica (e so che siete molti), siete consapevoli del fatto che con l’ordine di mettere in allerta l’arsenale nucleare russo Putin porta il pianeta sull’orlo di una guerra mondiale? Voglio rivolgermi alle forze armate. Se dovesse esservi dato quest’ordine, non lo eseguite. Non prendete la responsabilità di provocare questa catastrofe. Questo non significa affatto lasciarsi intimidire. Significa che è tempo per tutti di svegliarsi e realizzare che un pazzo può distruggere tutta la vita sulla Terra”.
  • Anche il quotidiano croato Jutarnji list avverte del pericolo nucleare: “Putin ha lanciato tutta l’operazione alimentando il progetto appassionato di riportare una vittoria storica, di affermarsi come un leader russo potente, come il padrone dell’Europa, se non dell’Eurasia. Ma Putin è solo, teme la sua mortalità, come gli ha ricordato la pandemia, sa di non essere eterno. ‘Dopo di me il diluvio’, aveva affermato un tempo un tipo strano. Dopo di me il disastro nucleare, entrare nella storia come un personaggio imprescindibile, ecco le idee che potrebbero girare nella testa di Vlad the Mad. Per questo s’impone la massima prudenza.
  • Il sito lettone Satori sottolinea che il presidente russo combatte anche contro il suo stesso popolo: “Se Putin crede davvero, come afferma, che i russi e gli ucraini formano un’unica nazione, ne consegue che invadendo l’Ucraina, la Russia è in guerra contro se stessa. Forse questa circostanza fornisce una spiegazione alle sue azioni. Vuole annientare gli sforzi dell’Ucraina di costruire una democrazia basandosi sullo stato di diritto e su un sistema politico equo. Perché la scintilla della democrazia rischia di conquistare il suo stesso paese. Il popolo è l’unico a poter rovesciare il vecchio despota. E lui vuole privare il popolo della possibilità di lasciarsi sedurre dalle idee pericolose dei vicini”.
  • Sul giornale romeno Adevărul, l’esperto di educazione Stefan Vlaston ripone le speranze sulle persone influenti della società russa che pensano al futuro dei loro figli: “Gli esponenti dell’élite politica e militare russa hanno anche loro dei figli e dei nipoti. Non vogliono vederli morire in una guerra nucleare. Non vogliono un suicidio collettivo. Presto o tardi questa élite deporrà Putin, pacificamente o con la violenza. Altrimenti la popolazione russa subirà enormi sofferenze, piangerà i suoi morti e maledirà quelli che avrebbero potuto impedire questa follia ma non l’hanno fatto”.
  • Il quotidiano slovacco Denník N accoglie con favore la decisione del cancelliere tedesco Olaf Scholz d’inviare armi all’Ucraina: “Tenuto conto della qualità delle relazioni tra la Germania e la Russia e della regolamentazione estremamente rigida in materia di esportazione di armi, si tratta di un evento senza precedenti. Allo stesso tempo il cancelliere ha annunciato importanti investimenti nell’esercito del paese. In altri termini, Putin ha perso il suo alleato più fedele a ovest, che peraltro è la prima potenza d’Europa”.
  • Il giornale ungherese Magyar Hang si preoccupa della sorte dei profughi ucraini in un paese ostile ai migranti: “Il governo chiede oggi alla società di fare prova di compassione nei confronti degli esponenti della minoranza magiara in fuga dall’Ucraina subcarpatica. Ora, da dodici anni questo governo si è specializzato nel calpestare i piedi alle minoranze, alle persone bisognose di assistenza e a chi gli viene in aiuto. Viviamo attualmente un periodo storico, durante il quale gli ungheresi devono mostrare qual è il loro grado di resilienza e di misericordia.
  • 28 Feb 2022 13.15

L’Europa aumenta le spese militari

In due decisioni senza precedenti dalla seconda guerra mondiale, Berlino e la Commissione europea hanno deciso di finanziare l’acquisto di armi per Kiev, scrive Pierre Haski.

  • 28 Feb 2022 12.45

L’autorità russa per i mezzi di comunicazione interviene su TikTok

Roskomnadzor, il Servizio federale russo per la supervisione sulle comunicazioni, sulla tecnologia dell’informazione e dei mezzi di comunicazione ha chiesto al social network TikTok, sviluppato in Cina, di non diffondere tra bambini e adolescenti “contenuti di carattere militare. Su TikTok, Roskomnadzor ha identificato contenuti sul tema di un’operazione militare speciale in Ucraina, nonché i relativi contenuti politici, offerti intenzionalmente a un pubblico di bambini. Allo stesso tempo, questi materiali nella maggior parte dei casi hanno un pronunciato carattere anti-russo”, si legge nel comunicato diffuso attraverso Telegram e segnalato da Meduza.

  • 28 Feb 2022 12.27

Stamattina a Kiev

Scaffali del pane vuoti in un supermercato. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)
La polizia ferma un’automobile sospetta. (Umit Bektas, Reuters/Contrasto)
All’uscita di un supermercato. (Umit Bektas, Reuters/Contrasto)
  • 28 Feb 2022 12.25

In fuga dall’Ucraina

Le Nazioni Unite hanno fatto sapere che 422mila persone hanno lasciato l’Ucraina per rifugiarsi nei paesi vicini. L’Unhcr, l’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati, ha ricevuto notizia di persone a cui è impedito di salire a bordo dei treni in Ucraina. Più di centomila persone sono sfollate all’interno del paese.

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Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu terrà un dibattito urgente sull’invasione dell’Ucraina giovedì 3 marzo, durante il quale Kiev, sostenuta da una grande coalizione di paesi, chiederà un’inchiesta sulla violazione dei diritti umani da parte di Mosca.

  • 28 Feb 2022 11.43

Il punto alle 11.30

  • Una delegazione russa e una ucraina si stanno incontrando a Gomel, al confine con la Bielorussia. I due punti chiave delle richieste di Kiev sono un immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino.
  • L’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Josep Borrell, ha annunciato per il 28 febbraio la convocazione di una riunione dei ministri della difesa dell’Ue.
  • Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha chiesto “l’immediato” ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea.
  • Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha parlato con Zelenskyj, a cui ha assicurato l’impegno degli alleati a rafforzare il supporto a Kiev con missili per la difesa aerea e armi anticarro.
  • Il portavoce del ministero russo della difesa, Igor Konashenkov, ha annunciato che l’aviazione russa ha acquisito la superiorità aerea sull’intero territorio dell’Ucraina, al quinto giorno di invasione russa del paese.
  • L’Alta commissaria dell’Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha affermato che almeno 102 civili, inclusi sette bambini, sono stati uccisi in Ucraina da quando la Russia ha lanciato la sua invasione cinque giorni fa, avvertendo che i numeri reali sono probabilmente molto più alti.
  • All’apertura della borsa di Mosca il rublo ha toccato il record storico negativo rispetto al dollaro e all’euro.
  • Il 65,16 per cento degli elettori bielorussi ha votato a favore del referendum costituzionale per abbandonare la neutralità del paese e autorizzare il posizionamento di armi nucleari sul suo territorio. Dopo l’annuncio dei risultati si sono scatenate proteste e sono state arrestate almeno 800 persone.
  • Il parlamento lettone ha votato all’unanimità per autorizzare i suoi cittadini a combattere in Ucraina se lo desiderano.
  • Secondo il quotidiano britannico The Times oltre 400 mercenari russi del gruppo Wagner, vicino al Cremlino, si trovano in Ucraina da cinque settimane e sono incaricati di uccidere il presidente ucraino.
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