D urante la terza settimana di guerra la Russia ha intensificato i bombardamenti sull’Ucraina, colpendo anche zone del paese finora risparmiate dal conflitto. Un attacco missilistico ha ucciso almeno 35 persone nella base militare di Javoriv, a pochi chilometri dal confine con la Polonia, dove gli istruttori della Nato addestravano le truppe ucraine. La flotta russa nel mar Nero ha colpito per la prima volta l’area di Odessa, dove si teme anche uno sbarco anfibio. L’offensiva di terra però sembra praticamente ferma su quasi tutti i fronti, anche a causa del disgelo, che ha trasformato ampie zone del paese in distese di fango impraticabili per i blindati. Le forze russe non sono ancora riuscite ad accerchiare Kiev e cominciano a essere a corto di uomini e mezzi: per compensare le perdite, Mosca sta richiamando truppe dalle missioni all’estero e ha autorizzato l’impiego di miliziani provenienti dalla Siria. Secondo alcune fonti, la Russia avrebbe anche chiesto aiuti militari alla Cina, che ha però smentito.

In questo stallo la possibilità di una soluzione diplomatica sembra farsi più concreta. Il 16 marzo il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che Kiev e Mosca sono vicine a un accordo sulla neutralità dell’Ucraina, che potrebbe mettere fine al conflitto. Il giorno prima il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj era sembrato aprire a questa soluzione, ammettendo che il suo paese non ha alcuna possibilità di entrare nella Nato a breve termine. L’alleanza atlantica ha nuovamente respinto la sua richiesta di istituire una no-fly zone per fermare i bombardamenti, e al vertice di Versailles dell’11 marzo i leader dell’Unione europea hanno scartato la possibilità di un’adesione immediata dell’Ucraina. Il 15 marzo i capi di governo di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia hanno incontrato Zelenskyj a Kiev e hanno ribadito il loro sostegno all’Ucraina, chiedendo l’invio di una missione di pace internazionale. ◆ Bbc

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Questo articolo è uscito sul numero 1452 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati