Nella recensione di Mr. Ove scrissi che era “la dimostrazione che le pellicole svedesi possono essere commoventi in modo convenzionale come quelle di Hollywood”. Nel film il burbero Otto è profondamente depresso dalla morte della moglie, finché l’arrivo di una nuova vicina ammorbidisce il suo cuore. Il remake era nell’aria. Ma se i rifacimenti hollywoodiani di solito tendono a omogeneizzare tutto, Non così vicino è più esagerato dell’originale in modi che è difficile descrivere. Tom Hanks fa un ottimo lavoro. Per il resto l’ovvietà domina.
Glenn Kenny, The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1499 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati