Il 1 dicembre una delegazione della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale ha incontrato a Bissau i militari che il 26 novembre, prima dell’annuncio dei risultati delle presidenziali, hanno deposto il presidente uscente Umaro Sissoco Embaló. La delegazione ha condannato il colpo di stato e chiesto il ritorno all’ordine costituzionale. Sia Embaló sia il rivale Fernando Dias da Costa sono scappati dal paese e si trovano rispettivamente in Congo e in Nigeria. La giunta guidata dal generale Horta N’Tam, che ha annunciato una transizione di un anno, ha giustificato il golpe come “necessario per sventare un piano di destabilizzazione del paese orchestrato dai signori della droga”, scrive Jeune Afrique.
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Questo articolo è uscito sul numero 1643 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati