Alcune fonti vicine al quotidiano The Miami Herald hanno riferito di una telefonata tra il presidente statunitense Donald Trump e il leader venezuelano Nicolás Maduro, avvenuta il 21 novembre, in cui il primo ha offerto al secondo la garanzia di un’uscita sicura verso un paese terzo per sé e per la famiglia in cambio di dimissioni immediate. Il 27 novembre Trump ha annunciato che le operazioni militari contro il cosiddetto Cartel de los soles, indicato da Washington come organizzazione terroristica guidata da Maduro, si allargheranno anche ad attacchi di terra. Dall’inizio di settembre gli Stati Uniti hanno colpito nel mar dei Caraibi e nell’oceano Pacifico varie imbarcazioni provenienti dal Venezuela e accusate di trasportare droga, senza fornire prove a sostegno di quest’accusa. Più di ottanta persone sono morte negli attacchi. Secondo una rivelazione del Washington Post, il 2 settembre i vertici militari statunitensi avrebbero ordinato l’uccisione di due persone che erano sopravvissute a un primo bombardamento di un’imbarcazione. Sarebbe una violazione evidente del diritto internazionale, che vieta di prendere di mira intenzionalmente i combattenti feriti.

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Questo articolo è uscito sul numero 1643 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati