A poche settimane dal secondo turno delle presidenziali cilene del 14 dicembre, il candidato di estrema destra José Antonio Kast e la comunista Jeannette Jara si scontrano soprattutto sul tema dei migranti, “che oggi rappresentano il 10 per cento della popolazione, quasi due milioni di persone, il 46 per cento in più rispetto a cinque anni fa”, scrive El País. Negli ultimi giorni la militarizzazione della frontiera tra Perù e Cile ( nella foto ), ordinata dal presidente peruviano José Jerí, ha lasciato centinaia di migranti (in maggioranza venezuelani) bloccati nel nord del Cile. Kast ne ha approfittato per parlare della crisi migratoria e promettere, in caso di vittoria, l’arresto e l’espulsione di tutti gli stranieri senza documenti che vivono nel paese.
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Questo articolo è uscito sul numero 1643 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati