Un’eruzione avvenuta intorno al 1345 potrebbe aver causato indirettamente l’epidemia di peste nera che uccise fino a metà della popolazione europea. Uno studio basato sull’analisi degli anelli degli alberi e delle carote di ghiaccio, pubblicato su , suggerisce che un evento vulcanico provocò un brusco calo delle temperature e il crollo della produzione agricola nell’area mediterranea. Le città-stato italiane riuscirono a evitare una carestia ordinando tempestivamente l’importazione di grandi quantità di grano dalla regione del mar Nero, ma insieme alle provviste arrivarono roditori e pulci portatori del batterio Yersinia pestis. Anche se la peste avrebbe potuto comunque raggiungere l’Europa, secondo i ricercatori il numero di morti avrebbe potuto essere inferiore.
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Questo articolo è uscito sul numero 1644 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati