Il nuovo romanzo dell’autore statunitense Eric Puchner è colossale: un libro vasto e luminoso come il cielo del Montana. Stato di sogno si apre nel 2004 con l’immagine di una giovane donna, a un mese dal matrimonio, che si tuffa in un bellissimo lago blu. Da questo inizio paradisiaco, il romanzo attraversa decenni, precipitando dal nostro presente in un futuro immaginato: entra ed esce dalle vite di un nucleo ristretto di personaggi mentre questi riescono e falliscono, si amano e smettono di amarsi, cambiano e restano uguali. La giovane donna si chiama Cece. È uscita dalla casa sul lago della famiglia di Charlie Margolis, l’anestesista con cui è fidanzata. Il luogo è idilliaco e bucolico e Cece “lo ama più di qualsiasi altro posto sulla Terra”. È arrivata nel Montana in anticipo per dare gli ultimi ritocchi ai preparativi del matrimonio prima che si presentino gli invitati, o lo stesso Charlie. In sua assenza Charlie ha chiesto a Garrett, il suo migliore amico, di darle una mano. Garrett compare sulla riva del lago mentre Cece nuota e da lì gli eventi si svolgono più o meno come ci aspetteremmo. Cece e Garrett passano rapidamente dall’antagonismo alla fascinazione. Il matrimonio incombe e decisioni prese nell’impeto del momento plasmano in modo profondo le vite di tutti e tre. Eric Puchner ci seduce con una struttura narrativa familiare e profondamente rassicurante, solo per scardinarla e costringerla a raccontare, in modo magistrale, una storia di insicurezza profonda e fatale.
Sarah Crown, The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1644 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati