Sono la madre di tre figli di cinque, sette e dieci anni che abbiamo fortemente voluto. Ho un lavoro che richiede molte energie, ma cerco di non far mancare nulla ai bambini perché ho avuto genitori che purtroppo mi hanno trascurata durante la crescita. Questo però mi causa una stanchezza perenne che non mi permette di vivere bene. Devo arrendermi all’idea di fare un lavoro meno impegnativo ma anche meno appagante? –Elena
Nella tua domanda non nomini l’altro genitore dei bambini, ma so che esiste perché dici “abbiamo fortemente voluto”. Questa assenza mi pare rivelatoria: visto che i figli li avete voluti in due, dovreste essere in due a crescerli e assisterli nella vita quotidiana. Potrebbe essere anche lui (o lei) a decidere di fare un lavoro meno impegnativo. Oppure solo essere più partecipe alla gestione quotidiana dei figli, in modo che tu non sia sempre stanca. C’è poi l’altra questione: oltre a crescere dei figli, per tua stessa ammissione stai cercando di sanare un trauma della tua infanzia. Forse sei intrappolata in una dinamica che andrebbe risolta affrontando il problema alla radice, idealmente con la terapia. Il fatto che i tuoi genitori non ti abbiano fatta sentire accudita non significa che tu debba essere perfetta. Anche perché quello di cui hanno bisogno i tuoi figli, più che ottime cene, compiti fatti, doccia ogni sera o non annoiarsi, è una madre che non abbia un esaurimento. Non mollare sul lavoro, molla invece sulla pretesa di fare la madre da sola e in modo impeccabile.
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Questo articolo è uscito sul numero 1584 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati