Nell’estate del 1971 il giovane fumettista giapponese Hayao Miyazaki partì per il suo primo viaggio all’estero. Un viaggio che lasciò un segno indelebile sul mondo dell’animazione. Era diretto in Svezia, una terra dalla bellezza rurale, con strade di ciottoli e piccole case da cartolina, e con una tradizione di narratori e registi. Miyazaki voleva incontrare la scrittrice svedese Astrid Lindgren, per chiederle l’approvazione di adattare il suo romanzo Pippi Calzelunghe e farne fare un’animazione giapponese.

L’incontro, però, non ci fu. Scoraggiato, ma non fino a perdere il suo spirito di osservazione, Miyazaki si concentrò sulla bellezza architettonica di Stoccolma. A conquistarlo ancora di più fu però Visby, una cittadina medievale sull’isola più grande della Svezia, Gotland.

Arrivare in Svezia dal Giappone non era cosa da poco nel 1971, e anche il viaggio in traghetto dalla terraferma svedese fino a Gotland fu un’avventura.

Miyazaki trascorse solo poche ore a Visby, ma durante quella breve visita rimase colpito dai vicoli, dalle antiche mura e dalla miscela armoniosa di storia e vita quotidiana. Quelle impressioni avrebbero poi ispirato l’ambientazione di Koriko, la città immaginaria che fa da sfondo a Kiki-Consegne a domicilio – film d’animazione dello Studio Ghibli, del 1989, oggi considerato un classico – che racconta la storia di una giovane strega imprenditrice. Il tessuto cittadino di Koriko è un intreccio di varie influenze europee, ma le tracce di Visby e di Stoccolma sono le più evidenti.

Percorso inverso

Io sono nato a Visby e nell’estate del 2023 sono tornato sull’isola con la mia fidanzata giapponese e con mia madre, anche lei originaria dell’isola di Gotland. Volevamo ripercorrere le orme di Miyazaki ed esplorare la profonda connessione tra il luogo dove sono nato e il mondo animato di Kiki.

Con un elenco di una ventina di posti che hanno ispirato il film, abbiamo vagato per le stradine labirintiche di Visby scoprendo gli scorci di vita quotidiana che Miyazaki ha tramutato in sfondi immaginari. Per la mia fidanzata, da sempre una fan del regista giapponese, è stato una sorta di pellegrinaggio: ha voluto delle foto mentre si mette in posa come Kiki, con i ricordi della sua infanzia a Fukuoka (città del sud del Giappone) che si sovrapponevano alle facciate coperte di edera di Visby. Per me, che avevo incontrato Miyazaki a Tokyo nel 2013, era difficile non sentire una risonanza tra i nostri viaggi paralleli da isola a isola: il suo dal Giappone a Gotland, il mio nella direzione contraria, entrambi plasmati da questi paesaggi.

Il fascino di Visby non sta solo nella sua bellezza, ma anche nella sua capacità di resistere al tempo. Una caratteristica che ha affascinato artisti e narratori nel corso di generazioni. Per capire il suo valore culturale ed estetico, basta pensare all’impatto che ha avuto su Miyazaki dopo una visita così breve.

Il legame tra Visby e Kiki-Consegne a domicilio non è passato inosservato. Negli ultimi anni è cresciuto il numero di turisti giapponesi e di appassionati di Miyazaki che arrivano da tutto il mondo per immergersi nell’ambiente che ha ispirato il film. Ormai vengono organizzate visite guidate in diverse lingue, compreso il giapponese. E in rete si possono trovare moltissime informazioni per esplorare, anche da soli, la Visby di Kiki. Date le dimensioni ridotte della città, cinta dalle mura medievali, non è difficile, passeggiando senza avere una meta, imbattersi nei luoghi simbolo per gli appassionati.

“Probabilmente all’epoca nessuno avrebbe potuto immaginare la portata della visita di Miyazaki per un posto come Visby”, dice Paola Ciliberto, responsabile della cultura e del cinema per la regione di Gotland, riflettendo sullo straordinario ponte culturale creato dal passaggio del regista nel 1971. “Oggi sappiamo che le location dei film famosi attirano visitatori, e non a caso Kiki-Consegne a domicilio fa arrivare qui persone da tutto il pianeta che vogliono ripercorrere le orme di Miyazaki”, spiega Ciliberto. “È incredibile pensare come una piccola città svedese sia stata la fonte d’ispirazione di uno dei film d’animazione più visti al mondo”.

Anche se cominciò con una delusione, per il regista il viaggio in Svezia rappresentò un fortunato punto di svolta che arricchì la sua immaginazione. Ciliberto ha una sua idea sul perché Visby abbia lasciato un segno così profondo su Miyazaki: “Le mura medievali, i vicoli, le piccole case e i cortili fioriti rendono Visby bellissima, ma un ruolo l’hanno giocato anche i film e le serie televisive di Pippi Calzelunghe, girati a Visby e in tutta Gotland nel 1969 e nel 1970. Attraverso il cinema e la tv, Visby è diventata la città immaginaria di Pippi. La serie e i film sono poi stati distribuiti in moltissimi paesi, e i bambini li guardano ancora oggi”. La relazione simbiotica tra Visby e Miyazaki, insieme a quella tra i personaggi di Pippi e Kiki (una Pippi reimmaginata da Miyazaki), ha favorito uno scambio culturale più profondo tra Gotland e il Giappone. Le aziende e le comunità locali hanno abbracciato questa specie di gemellaggio, individuando le opportunità di crescita economica e scambio interculturale. Nel tempo gli abitanti dell’isola sono diventati sempre più consapevoli del significato del film, fino a esserne orgogliosi e a voler coltivare l’interesse che suscita.

“Chi segue il cinema, e in generale la cultura, conosce questo legame”, dice Ciliberto, “ma vogliamo far conoscere meglio il film a chi vive sull’isola o a chi arriva qui per visitarla. Per questo accogliamo volentieri scambi e collaborazioni. Forse qui a Visby dovremmo aprire un piccolo negozio o una panetteria a tema Kiki”. L’idea non è campata in aria, dato che la trama del film ruota intorno a una giovane strega che avvia un’attività di consegna a domicilio da una panet­teria in una città sconosciuta, una narrazione che si presta bene a esperienze interattive.

Il “turismo a tema Kiki” ha avuto un impatto sull’economia locale. “Oltre ai tour guidati”, osserva Ciliberto, “non è raro vedere a Visby turisti giapponesi che arrivano qui autonomamente, visto che molte delle tracce del film possono essere scoperte da soli: dettagli architettonici, targhette, strade, facciate e bellissimi punti panoramici”.

Da tempo l’isola attrae registi famosi, come Ingmar Bergman, che trovò conforto e ispirazione nella vicina isola di Fårö, o Andrej Tarkovskij, che girò il film Sacrificio tra i brulli paesaggi di Gotland.

“Qui sono passati molti registi e artisti”, afferma Ciliberto. “Ci sono tanti paesaggi e ambienti diversi: le rocce calcaree chiamate rauk, le aree industriali, la zona costiera e l’architettura medievale. Il terreno ricco di calcare, inoltre, crea una luce particolare, soprattutto nel nord dell’isola”.

Storie condivise

Il passato cinematografico continua ad avere un’influenza sulla Gotland di oggi. “Ora stanno girando due lungometraggi: un film tra il dramma e la commedia ambientato nel mondo dell’arte e uno post-apocalittico di fantascienza , una produzione finlandese e svedese”, spiega Ciliberto. “Una delle prime scene cinematografiche girate a Gotland è quella della parrocchia di Fleringe, nel nord di Gotland: è la sequenza iniziale del film I proscritti, realizzato nel 1918 dalla star del cinema muto Victor Sjöström”.

Il crescente interesse per Visby tra gli appassionati di Kiki-Consegne a domicilio non è solo un vantaggio per il turismo, ma è anche una testimonianza del potere che hanno storie condivise e dell’impatto duraturo delle narrazioni.

Come osserva Ciliberto, la vera opportunità sta nello sfruttare questa connessione per approfondire lo scambio culturale e la comprensione tra Gotland e il Giappone. Che si esprima in attività a tema, in progetti di collaborazione o semplicemente nel riconoscimento del fascino unico di Visby, qui l’eredità di Miyazaki è ancora viva. ◆ nv

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Questo articolo è uscito sul numero 1593 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati