Dominique Grange, dopo un passato di cantante disimpegnata, negli anni sessanta e settanta scrisse e cantò molte canzoni nelle fabbriche francesi, accompagnandole con un attivismo generoso che le procurerà anche l’arresto e la prigione. Jacques Tardi, suo compagno dal 1978, dopo tante graphic novel impegnate sulle guerre mondiali o sulla Comune, e tanti noir sociali, con il suo unico senso delle atmosfere disegna il racconto di vita della compagna. Nel ritrarre senza retorica una generazione che non conosce il concetto di tempo libero, attraverso un agile lavoro sui flashback fa emergere un vero affresco storico: dalla repressione spietata della manifestazione degli algerini di Parigi nel 1961, quando la polizia gettò nella Senna uomini, donne e bambini, passando per il maggio del 1968 e il predominio del maoismo con l’occupazione delle fabbriche, fino alla disillusione e alla presa di coscienza sul volto reale di Mao Zedong. Ma immergendoci all’interno di questa folle energia volta al cambiamento, gli autori ci fanno anche capire da dove discendono gli attuali movimenti francesi di opposizione democratica al liberismo globalizzato. Per esempio un’organizzazione come Attac, che ha finito per alimentare formazioni politiche come La France insoumise. Grange e Tardi danno nobiltà a queste lotte. E nuova freschezza. Con loro sono sempre lotte di primavera, è sempre maggio.

Francesco Boille

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Questo articolo è uscito sul numero 1460 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati