Vedere un bambino alle prese con la paura è sempre una sconfitta. E il libro di Adam Gidwitz parte proprio da una sconfitta. Da bambini perseguitati dagli adulti. La storia si svolge nel medioevo: nel 1242, per ordine del re di Francia Luigi IX, “il santo”, sono ricercati tre bambini magici. Siamo in piena inquisizione e quei bambini sono considerati eretici. La storia passa di bocca in bocca, e anche a chi legge diventa chiaro il profilo dei tre giovani ricercati. William, un piccolo monaco dai poteri speciali, Jacob un ragazzo ebreo che può guarire qualsiasi ferita e Jeanne una contadina che vede il futuro. Ad accompagnarli uno strano cane, una levriera bellissima, arrivata direttamente dal mondo dei morti. Tre bambini e un cane che rompono l’equilibrio di un mondo fondato sul sospetto, sul buio, sulla divisione. Per quello devono sparire. Loro cercano di salvarsi come possono. Percorrendo una Francia fatta di castelli incantati e draghi, ma anche di mercenari e inquisitori. Colpisce l’amicizia tra queste tre piccole creature così diverse. E nelle avversità senza un amico non si sopravvive. Le miniature di Hatem Aly rendono il volume elegante e brioso. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1540 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati